L’Avellino e l’Albania, un legame che si consolida e che va oltre la presenza in pianta stabile di Berat Djimsiti alla corte di Gianni De Biasi, autentico artefice della crescita del movimento calcistico oltre l’Adriatico.
Djimsiti è diventato il pilastro della difesa della nazionale albanese in lotta per un posto ai Mondiali di Russia del 2018, un discorso che si complicato alla luce del sonoro 0-3 contro Israele e caratterizzato dall’espulsione in avvio dello stesso Djimsiti (che salterà la gara con l’Italia del prossimo 24 marzo).
Le attenzioni dei tecnici della Federata Shqiptare e Futbollit, la federcalcio albanese, si sono concentrate su due baby del settore giovanile biancoverde agli ordini di Renato Cioffi. Si tratta del portiere Ferat Jusufi e del terzino sinistro Genci Krivca, rispettivamente classe 1999 e 2000, convocati per uno stage di selezione per l’Under 17 e 19 dell’Albania in programma il 6 dicembre a Perugia.
Jusufi gioca in pianta stabile con la Primavera tra le cui fila Krivca, uno degli elementi di punta dell’Under 17, invece ha collezionato due presenze contro Chievo Verona e Pescara. La doppia chiamata dall’Albania va a sommarsi a quella azzurra per i due Under 15 Vincenzo Potenza e Costantino Pietrolungo.
I riflettori dell’Albania, federazione in forte ascesa, sul vivaio non fanno altro che accrescere l’autostima e l’orgoglio di tecnici e dirigenti dell’Avellino che hanno intrapreso un nuovo corso per il settore giovanile. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i primi risultati sono incoraggianti.