Dal Partenio-Lombardi – Alla fine è passata la linea della conferma di Domenico Toscano dopo 36 ore di burrasca nelle quali Luigi De Canio è avanzato nell’ombra. Toscano sarà ancora l’allenatore dell’Avellino e nel pomeriggio ha diretto regolarmente la ripresa degli allenamenti.
L’accordo con De Canio era stato praticamente raggiunto, ma alla fine si è optato per la prosecuzione del rapporto con il tecnico calabrese. Tutti in campo poco prima delle 16, dirigenti compresi. Tutti in cerchio a centrocampo per un colloquio durato circa un quarto d’ora durante il quale hanno preso la parola anche i senatori D’Angelo e Castaldo. Il tutto mentre un centinaio di tifosi inveivano contro Toscano.
E’ stato lui il bersaglio privilegiato con la società in seconda battuta. Sul sintetico del “Partenio-Lombardi” c’erano il presidente onorario Michele Gubitosa, il direttore generale Massimiliano Taccone e il direttore sportivo Enzo De Vito. Assente l’amministratore unico Walter Taccone per impegni fuori sede.
Walter Taccone che in mattinata si era lasciato ad andare ad alcune dichiarazioni sibilline nei confronti di Toscano. Il presidente de facto della società biancoverde, a suo dire, avrebbe gradito un’assunzione di responsabilità da parte del suo allenatore dopo la debacle di Ferrara. Segnale che qualche crepa si è creata nel rapporto con la guida tecnica.
I segnali giunti dal campo prima dell’allenamento però sono di un fronte comune società-tecnico-squadra. Sullo sfondo resta De Canio pronto a sostituire Toscano che invece guiderà i lupi contro il Frosinone in un clima infernale. Come quello percepito già oggi quando gli improperi e la contestazione nei confronti del trainer calabrese sono stati reiterati. Riabilitato con sfiducia dal club, esautorato dalla tifoseria. La vita di Toscano all’Avellino si è fatta davvero dura.
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