VIDEO/ Green spara la tripla della vittoria sulla sirena. Blitz Sidigas a Zagabria

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Nel tempio della “Drazen Petrovic Basketball Hall”, arena dedicata al più grande giocatore europeo di tutti i tempi, la Sidigas Avellino, senza la stella di Joe Ragland, si prende tris in Basket Champions League. A fare gli onori di casa il Cibona Zagabria, compagine cestistica dalla grandissima tradizione ma di sicuro non più la corazzata di un tempo.

Match. Randolph a sostituire Ragland, almeno nel quintetto di partenza scelto da coach Sacripanti. Gli irpini ci mettono qualche minuto per trovare il bandolo della matassa offensiva, incassando la partenza sprint dei croati che si portano sul 6-0 grazie a Sakic e Sulejmanovic. La risposta è affidata alla tripla di Green, mentre Cusin colleziona a tamburo battente due falli personali e lascia il parquet in favore di Fesenko. L’ingresso del gigante ucraino cambia l’inerzia della gara, Thomas è abile ad uscire dai blocchi e ad impattare sul 10-10. Sulla tripla di Johnson si va al timeout Cibona; al rientro ricuce Obasohan, prima del 2/2 in lunetta di Gospic. Tutti a cronometro fermo i punti dell’ultimo minuto: 2/2 di Fesenko e 1/2 di Sakic. Al 10′ è 18 pari.

Sakic firma il vantaggio biancoblu, gli risponde due volte Fesenko per il controsorpasso. I croati, con Johnson e Slavica, sono una sentenza da 3: si resta pari. Altri due punti per il 23 di casa che seguito da Paolo Marinelli, cestista di chiare origini italiane, confeziona il +4 Cibona, costringendo gli irpini alla sospensione. Tocca a Cusin che colleziona 2 punti e un fallo. Locali in vantaggio? Macché, ci pensano Leunen e Randoplh a pareggiare (37-37). L’ultimo possesso è locale, con Sulejmanovic che fa mettere i suoi il naso avanti: +2 al 20′.

All’intervallo sfila il costume di un lupo alla “Drazen Petrovic Hall”, le due compagini sono accompagnate dalla stessa mascotte. A cacciare gli artigli sono tuttavia i lupi biancoverdi che con due triple di fila, firmate Leunen e Green, imbeccano il parziale di 6-2 ad apertura di quarto. Serve a poco il timeout del Mula: Thomas firma il personale break di 5-0, mentre Obasohan in penetrazione fa +9. Avellino capitalizza ancora con Fesenko e Obasohan (3 punti) ma Zagabria non concede l’allungo: controbreak di 5-0. E’ il valzer delle triple: a referto Johnson, Rozic e Thomas: 60-64 all’ultima pausa.

Sulejmanovic apre la frazione, ma il 44 in verde ribadisce il +4. Si rivedono Cusin e Zerini, quest’ultimo commette due falli di fila e i padroni di casa si portano sul -1. Sacripanti vuole il timeout ed è Leunen al rientro, con il 4/6 da oltre l’arco, a mantenere la distanza di sicurezza. “No more stupid fouls”: tuona il coach canturino, l’irregolarità la commette quindi Johnson, mandando Randoplh in lunetta (1/2). Squadre entrambe in bonus: Sulejmanovic non sbaglia, così come Thomas, ma i croati strappano un parziale di 8-0 all’ultimo minuto. Fesenko pareggia dalla lunetta, Johnson concretizza il possesso croato ma è un super Green, da oltre l’arco, a smuovere la retina sulla sirena. La Sidigas espugna anche Zagabria: 83-84 il finale.

Cibona Zagabria: Johnson 22, Sulejmanovic 16, Sakic 15.

Sidigas Avellino: Thomas 22, Fesenko e Leunen 16.