VIDEO/ Il Ministro Giannini ad Avellino: “6 miliardi per l’edilizia scolastica. Insegnanti? Meglio assunti che supplenti”

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Pasquale Manganiello – Nel pomeriggio, presso il Convitto Pietro Colletta di Avellino, in occasione della presentazione del volume Ricordi di una Professoressa, si è tenuto un seminario di studi al quale ha preso parte anche il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

Al tavolo Sabino Cassese, giurista e accademico italiano e giudice emerito della Corte costituzionale e presidente del Guido Dorso di Avellino, Giorgio Brosio, Marco Rossi-Doria, Luisa Franzese, Vita Maria Fiore, Rosa Grano, Angelina Aldorasi.

In platea presenti Valentina Paris, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca, Lello De Stefano, Carlo Iannace, Giancarlo Giordano, Geppino Giacobbe, Mario Cucciniello. Assente il sindaco di Avellino Paolo Foti.

Ad attendere il ministro uno sparuto gruppo di rappresentanti dei sindacati che hanno manifestato contro le riforme del Governo in ambito scolastico.

“Siamo qui per parlare di scuola e delle opportunità offerte anche all’Irpinia di affrontare criticità che in qualche caso permangono – ha dichiarato il Ministro – è una parte del Sud con grandi possibilità di sviluppo. Sui temi della sicurezza ci sono impegni del Governo con numeri precisi. Dall’inizio del mandato abbiamo stanziato complessivamente circa 6 miliardi e 690 milioni per l’edilizia scolastica, una parte significativa per la sicurezza delle scuole, lo speso ad oggi è di 2 miliardi e 700 milioni che hanno riguardato 13mila scuole in Italia, che è molto considerando che in Italia ci sono 40mila scuole. Il 43% è già stato speso. Questa è un’area 1 o 2, c’è un grande impegno sulle aree interne che si dovrebbe concludere con risorse aggiuntive nei prossimi giorni.”

La Giannini tratta il tema degli insegnanti costretti in svariati casi a lavorare lontano dalle proprie famiglie:

“Nel rispetto della sensibilità delle persone, io devo pensare prima alla foresta e poi agli alberi. Chi si sposta è a disagio, è chiaro. Noi abbiamo fatto una mobilità straordinaria che ha riguardato 207mila insegnanti. Molti campani sono rientrati a casa propria, molti assunti dell’anno scorso sapevano che in qualche caso si sarebbero dovuti spostare. E’ un mondo che costringe in una fase della carriera ad allontanarsi dalla propria regione, meglio farlo con un posto stabile per lo Stato che in supplenza come negli anni scorsi.”

E sulle proteste in piazza degli studenti:

“C’è sempre apertura al dialogo con i giovani. Penso all’alternanza scuola-lavoro, i ragazzi del Sud dovrebbero guardare con molto interesse a questo fatto.”

 

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