Novolegno, sindacati in ansia per il futuro dei lavoratori

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“Siamo molto preoccupati come sindacato per come si sta evolvendo la situazione produttiva allo stabilimento della Novolegno di Montefredane. I lavoratori sono coinvolti da periodi di Cassa Integrazione Ordinaria più accentuatamente dal secondo semestre di quest’anno.”

Queste le parole delle sigle sindacali in un comunicato unitario di Feneal Uil, Fila Cisl, Fillea Cgil, UGL.

“Già prima delle ferie di agosto, l’azienda faceva presente le difficoltà di mercato e l’accumularsi di prodotto non venduto nei magazzini, con un’attenzione particolare alle difficoltà legate al segmento di mercato estero, peggiorato in questi ultimi tempi dall’instabilità europea, anche con il fenomeno della Brexit inglese e le guerre nei paesi medio orientali.

Alla Novolegno vi sono linee di produzione che operano per il mercato estero.

Importanti sono anche le problematiche di carattere manutentivo agli impianti per una maggiore efficienza e per un orizzonte produttivo diverso.

E’ su queste importanti problematiche che come sindacato, unitamente alla RSU aziendale, abbiamo chiesto un ulteriore confronto presso l’Unione degli Industriali e siamo in attesa di essere convocati.”

“Il nostro obiettivo – continuano i sindacati – è quello di sollecitare e spingere l’azienda a continuare negli sforzi di aggregazione dei mercati sia esteri che interni con un nuovo programma di rilancio complessivo. Crediamo che la Novolegno facente parte di un gruppo solido, come quello della Fantoni, e che ha resistito complessivamente alla fase più acuta della crisi, mentre altri hanno dovuto chiudere i battenti, con la partecipazione positiva dei lavoratori e del sindacato possa superare le attuali difficoltà, per una migliore efficienza aziendale e la difesa dei posti di lavoro.

La buona notizia, è di questi giorni che dai controlli effettuati dagli organi preposti al rispetto delle norme sull’emissioni ambientali interne ed esterne allo stabilimento sono nella norma ed è prossima l’approvazione attraverso il certificato AIA.”