Imprese e valore aggiunto: l’online in perenne crescita

0
480

Il mondo dell’online si sta definitamente consacrando come motore dell’economia globale, con una crescita del valore complessivo in costante aumento. Un settore che fino a un decennio fa rappresentava solo una piccola parte degli scambi commerciali, oggi rappresenta il presente e il futuro del commercio su scala mondiale.

Nel solo settore B2c italiano, la crescita rispetto al 2015 si attesta intorno al 17%, quasi un quinto in più rispetto a 12 mesi fa, per un valore complessivo di 19 miliardi di euro. Un dato forte, se si pensa che nel nostro paese i consumi non rappresentano attualmente uno dei settori più in salute, complice una crisi che ancora non ha definitivamente allentato la presa sulle famiglie, soprattutto nei redditi più bassi.

Sono diversi i mercati di riferimento che hanno trovato giovamento nella propensione al consumo di beni e servizi online, primo tra tutti quello dei viaggi: infatti con il 44% totale del mercato, questo settore rappresenta per distacco il punto di riferimento nei consumi degli italiani per quanto riguarda il mondo dell’online. Questo perché il comparto dei viaggi trova proprio nell’online due alleati validissimi: praticità e risparmio. Gli italiani sono diventati abilissimi nel trovare viaggi low cost e prediligono questo canale per la quasi totale assenza di burocrazia e intermediari, fattori che rendono più economico e più sbrigativo l’iter per l’acquisto dei biglietti. In Europa poi, il totale delle OTA ha un valore di 264 miliardi di euro.

Tra i mercati più in crescita c’è anche quello relativo ai giochi online, soprattutto quelli più difficili da reperire in modo tradizionale, ovvero quelli da casinò. A causa della scarsità di sale presenti sul territorio sono in tantissimi a usufruire dei servizi di giochi online presenti sul web. Per capire i motivi poi. È sufficiente leggere la recensione del casino Starvegas, uno dei più noti del settore: compatibilità con smartphone e tablet, bonus d’ingresso, servizi live e pagamenti elettronici che garantiscono la massima sicurezza. Basti pensare che in Italia il ritorno erariale vale circa il 3% del totale, sfatando anche un mito: il ritorno ai giocatori si attesta in una percentuale che oscilla tra il 90% e il 97%, dunque alle aziende che propongono i giochi rimane un margine spesso inferiore a quello di moltissime altre attività commerciali.

Infine non poteva chiaramente mancare all’appello la forma di consumo più conosciuta: lo shopping online nel settore dell’abbigliamento. Non solo nel nostro paese ma in tutta Europa: si stima infatti che il settore “moda” valga qualcosa come 510 miliardi di euro nel vecchio continente, con una crescita del 12% rispetto al 2015. Non solo acquisti diretti, visto che secondo alcuni studi di mercato, il 68% degli acquisti fatti di persona sarebbe influenzato da un’esperienza online, visto che la moda è anche uno dei trending topic nelle ricerche degli utenti virtuali.