Conferenza sull’immigrazione, tavolo tecnico presieduto dal prefetto Sessa

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Prefettura Avellino
Prefettura Avellino
Nella mattinata di ieri, si è svolta presso questa Prefettura una riunione del Tavolo di coordinamento sull’Immigrazione presieduto dal Prefetto di Avellino Carlo Sessa.
Presenti il comune di Avellino , la referente dell’ASL AV, i rappresentanti della Direzione Territoriale del Lavoro, dell’INAIL, del Centro per l’Impiego i segretari generali di CGIL,CISL, UIL, UGL, la Caritas i gestori delle strutture di accoglienza.
Nel corso dell’incontro il Prefetto ha voluto fare il punto sullo stato di accoglienza dei richiedenti asilo ospitati in provincia che attualmente ammonta a 2039 migranti (1286 a giugno) alloggiati in 62 strutture, distribuite in 28 comuni della provincia.
Dal mese di giugno la Prefettura ha gestito n. 83 sbarchi ed ha accolto (solo negli ultimi tre mesi) n.1419 migranti aprendo altre 26 strutture.
Il Prefetto dopo aver letto i dati, di per se significativi, ha voluto spiegare che per far fronte all’eccezionale afflusso di profughi assegnati dal Ministero sulla base di quote inderogabili, alcune strutture sono state sovraccaricate per carenza di ulteriori posti disponibili (allo stato sono da ricollocare circa 200 migranti).
Le cause che rendono difficile l’individuazione di altri immobili da destinare all’accoglienza sono prevalentemente riconducibili alla velocità dei flussi che non accennano a diminuire.
Inoltre la complessità delle procedure di autorizzazione e la verifica dei requisiti tecnici e igienico sanitari richiedono tempi non sempre compatibili con la necessita’ e l’urgenza di reperire ulteriori strutture in tempi rapidi.
Peraltro l’ultima gara conclusasi a maggio, non ha dato l’esito sperato e anche quei pochi posti messi a disposizione sono stati tutti immediatamente occupati.
Pertanto permane una situazione alloggiativa complicata anche per via dell’opposizione da parte di amministratori locali che si fanno portavoce di istanze ostruzionistiche da parte della popolazione diffidente rispetto al fenomeno migratorio.
La Prefettura si è finora costantemente impegnata nella ricerca di nuove strutture sul territorio provinciale, anche con il coinvolgimento dei Comuni, delle Associazioni di volontariato, delle organizzazioni Sindacali, degli Ambiti territoriali per la diffusione di un clima di maggiore fiducia e serenità tra le popolazioni locali attraverso la promozione di una gestione diretta da parte delle amministrazioni locali /o Piani di zona.
Intanto nelle more dell’espletamento di una nuova gara è stato anche pubblicato sul sito della Prefettura un avviso
pubblico per accogliere manifestazioni di interesse per i servizi d’ accoglienza.
Il Prefetto ha infine ricordato tra le buone prassi istituite con successo dal tavolo l’ entrata a regime della taskforce istituita dalla Prefettura per l’attività di controllo presso le strutture che prevede, oltre ai funzionari prefettizi / asl/carabinieri / polizia municipale, la partecipazione di tecnici comunali (UTC) e di personale dei servizi sociali appositamente incaricati dai Sindaci .
Al tavolo è stato anche illustrato il progetto messo in atto dall’INAIL per diffondere le nozioni sulla “sicurezza” negli SPRAR ed è stata altresì presa in considerazione la possibilità di estendere le verifiche sanitarie già garantite dall’ASL nonché promuovere la sottoscrizione del Protocollo d’intesa sull’attività di “Volontariato” firmato in Prefettura a marzo 2015, anche ai nuovi comuni per l’attivazione di progetti di Pubblica Utilità.
Infine il Viceprefetto Nuzzolo ha segnalato le nuove modalità di accesso ai finanzimnenti (sino al 95%) alla
rete SPRAR.
In pratica gli enti locali potranno presentare domanda in qualunque momento dell’anno mentre quei comuni che hanno già in corso progetti di accoglienza potranno presentare una semplice domanda di prosecuzione.
Nell’occasione è stata nuovamente rappresentata l’importanza di aderire alla rete sprar per consentire un sistema di accoglienza condiviso e diffuso sull’intero territorio nazionale in cui gli enti locali diventano protagonisti e artefici di un sistema di gestione dell’accoglienza effettivamente diretto all’inclusione sociale degli immigrati. (per informazioni è istituito il numero verde 800.135.607 o la mail dlci.assistenza.fnasilo@interno.it assicurati in collaborazione con il servizio centrale sprar e l ‘associazione nazionale dei comuni italiani (anci).