Pasquale Manganiello – Stamane vertice ad Avellino richiesto dal consiglio di fabbrica dell’ ex Fma, oggi gruppo Fca, con i segretari nazionali Ficco (Uil), Spera (Ugl), Apetino (Fim Cisl) e Roselli (Fismic).
Un incontro dove i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto ai segretari firmatari del ccsl di porre l’attenzione sullo stabilimento di Pratola Serra.
“Le rappresentanze aziendali – ha dichiarato Antonio Spera – hanno rivendicato il fatto che ci sia la motorizzazione con basamento di alluminio in fase di sviluppo che non ha ancora una collocazione di stabilimento. Si chiede che questo motore venga assegnato a Pratola Serra, se così fosse cambierebbe lo scenario per lo stabilimento di Pratola e per una parte dell’Irpinia. Le previsioni del 2016 parlano di 400mila motori, per raggiungere la piena saturazione bisogna arrivare alla cifra di 500mila. C’è da dire che lo stabilimento viaggia a doppia velocità anche considerando una carenza di organico. Al momento esso è caratterizzato da un contratto di solidarietà che non permette di procedere a fare nuove assunzioni. A ottobre si farà un ragionamento con Fiat per incrementare l’organico proprio perchè i volumi sono in aumento”.
Sul punto è intervenuto Franco Mosca, rsa Fismic, che ha rivendicato le ragioni dei lavoratori:
“La fabbrica si sta riprendendo, non riusciamo ancora ad avere chiari la saturazione impianti e i livelli occupazionali. Crediamo che il nuovo motore 1600 si debba fare nel nostro stabilimento, siamo stati capaci di fare il motore alluminio per la Giulia, ci siamo guadagnati tutto sul campo con le nostre capacità. Mantenendo questi livelli produttivi da soli non ce la facciamo, non escludo nuove assunzioni se arriviamo a completa saturazione.”