Calcestruzzi Irpini, niente sospensiva alla sentenza del Tar

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Di seguito la nota dei sindacati sulla vicenda Calcestruzzi Irpini:

Siamo veramente rammaricati e preoccupati, come sindacato, di come si sta evolvendo la situazione alla Calcestruzzi Irpini. Molte delle nostre speranze erano affidate a che il Consiglio di Stato accettasse la richiesta di sospensiva formulata dell’azienda (d’altro canto pende anche un ricorso da parte della Regione Campania), per poi avere una discussione di merito alla sentenza del TAR di Salerno che di fatto ormai da circa tre mesi ha bloccato le attività estrattive della Calcestruzzi, con gravi ripercussioni per i lavoratori e per la stessa azienda, per settore cave e per le altre attività ( edilizia, bitume, calcestruzzo) con gli indotti.
D’altro canto la procedura di mobilità era stata avviata e poi chiusa, nel frattempo consumando anche periodi di ferie, proprio per arrivare all’appuntamento del giorno 9 giugno con la speranza che la Magistratura di Stato sbloccasse la situazione, dando la sospensiva, ad una azienda che ha rispettato sempre le norme e le leggi sul lavoro. Dobbiamo purtroppo prendere atto che già 36 lavoratori hanno ricevuto la lettera di licenziamento ed altre se ne potranno aggiungere in prosieguo, perché l’attività estrattiva è completamente bloccata da tempo ed anche le vecchie scorte sono finite.

Come sindacato abbiamo chiesto un ulteriore urgente incontro con l’azienda, per fare il punto dopo questa brutta notizia che allunga i tempi, anche se la prossima udienza è fissata per il prossimo 14 luglio, per una discussione direttamente di merito sulla grave situazione.

Anche se il rinvio è di poco più di un mese, siamo preoccupati per l’ulteriore protrarsi dei tempi e del rischio serio ai livelli occupazionali anche degli altri lavoratori del gruppo producendo effettivamente una catastrofe per il settore.

Nei prossimi giorni, alla luce anche dell’incontro con i vertici aziendali, abbiamo in programma un’assemblea generale con tutti i lavoratori, quale momento di riflessione sulla evoluzione della vertenza che diventa sempre più delicata e per valutare eventuali iniziative da intraprendere.

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