Pasquale Manganiello – Carmine De Blasio, Responsabile rapporti con Enti locali e Governo della segreteria Regionale Pd, commenta i risultati delle Amministrative polemizzando con chi, all’interno del partito, ha “permesso la grande performance dell’Udc di De Mita”:
“Chi si assume la responsabilità politica delle condizioni in cui è stato ridotto il Pd? – si chiede De Blasio, prendendo sostanzialmente le distanze da quanto accaduto nella tornata elettorale del 5 Giugno – si è montata ad arte una situazione per chiudere l’esperienza di una segreteria eletta democraticamente evidenziando la motivazione dell’ingovernabilità del partito e assumendo l’impegno di un immediato congresso straordinario. Si doveva fare il tesseramento, 20 giorni per farlo 40 per approvarlo, si doveva gestire la fase di preparazione alle Amministrative e sono stati realizzati minicongressi locali sbandando ulteriormente la nostra presenza. Non si è capito dove stava il Pd. O si è andati solo a supportare gli amici degli amici per allargare la propria area.”
“Mi accusavano – continua De Blasio – di essere indistinto sul territorio e si è visto come loro si siano distinti, mi accusavano di flirtare con Ncd ed ecco che nessuno ha battuto ciglio sull’abbraccio della Valente, a Napoli, con Verdini, nè si è scandalizzato del capolavoro dell’Asi o dei risultati elettorali che hanno delineato la grande performance dell’Udc. Dicevano che De Blasio aiutava De Mita, a me sembra che De Mita abbia trovato sostenitori più efficaci.”
L’ex segretario provinciale teme uno slittamento del Congresso straordinario:
“Il direttorio dovrebbe dire pubblicamente che ha fallito. E da questo fallimento si passerà, ahimè, al Commissariamento. Si stanno inventando che non si può procedere al Congresso che, visto le condizioni in cui versa il partito, farei subito, anche il 15 agosto. Veniamo da mesi e mesi di nessuna iniziativa politica, è stato fatto un gioco per la presa di potere negli Enti e nei Comuni. De Blasio è stato tolto ma non si è risolto affatto il problema”.
E sull’impasse perenne di Palazzo di Città:
“E’ il periodo delle recite di fine anno nelle scuole. Ma cosa deve dire il Partito ad un gruppo che si articola in questo modo? I cittadini non sono così sprovveduti da non cogliere il ridicolo di questa situazione. Paolo Foti è di fronte ad una decisione, questa volta definitiva.”