Basket Scandone – Sidigas dura a morire, questa squadra non molla mai

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La vittoria della testa, del cuore, di una squadra che non molla mai e che nelle difficoltà non soccombe ma reagisce e si esalta.

Questa è la Sidigas Scandone Avellino, questa è la squadra che dopo una regular season giocata ad altissimi livelli, in seguito ad un avvio molto difficile, ora si trova, con merito, tra le prime quattro del campionato a giocarsi la semifinale scudetto contro la Grissin Bon Reggio Emilia.

E’ la squadra dell’Irpinia, un gruppo di giocatori che rappresenta l’animo di un popolo dedito al lavoro, al sacrificio, che non si è mai piegato davanti a nessun difficoltà, un popolo che ci mette il cuore in ogni cosa che fa.

Il lupo era attesa al varco, il Pala Carrara è un campo caldo, i tifosi infuocati dopo le dichiarazioni a fine gara 2 del proprio coach Esposito che lamentava la presenza di fattori extracestistici ad aver fatto la differenza nelle precedenti partite della serie. Pistoia, protagonista anch’essa di un campionato di primissimo livello, ci ha messo il cuore ha provato e lottato fino alla fine con la speranza di portarsi a casa almeno una partita, allungando così la serie e tentare il tutto per tutto nelle prossime partite.

Knowles e Kirk sono stati duri a morire, prezioso il loro apporto alla causa della squadra toscana, gagliarda e tenace la partita degli uomini di Esposito che sono stati anche un pò sfortunati non potendo contare nei minuti clou del match sull’apporto di Blacksheare, bloccato ai box per una distorsione.

Avellino ha avuto il merito di crederci fino alla fine anche quando sembrava che fosse spacciato, questi lupi hanno sette vite. Certo si è osannato fino a morire il grande contributo di Nunnally, protagonista assoluto dell’overtime avellinese e autore del canestro finale. Ma questa vittoria è anche di un certo Maarten Leunen, il professore, il saggio, esperienza, tecnica e talento a servizio del suo mentore, Pino Sacripanti.

Eh già, c’è stato chi (coach Vincenzo Esposito) ad aver fatto finta di non conoscerlo nella scorsa gara 2 giocata al Del Mauro, lo ha sollecitato a mostrargli la maglia a mo’ di sfottò. La risposta di Leunen? Partita esemplare e sontuosa in gara 3: 16 punti, 1 solo errore dal campo, 9 rimbalzi, 3 assist per un totale di 28 di valutazione. Chapeau per il buon Maarten, leader silenzioso e anima di questa squadra.

Prezioso il contributo dell’altro veterano del team avellinese, il folletto di Philadelphia, Marques Green, bravo a non far rimpiangere Ragland, in una serata in cui la difesa pistoiese è stata brava a limitarlo per gran parte della gara.

Ma il plauso finale va alla coppia di lunghi biancoverdi: Cervi e Buva sono sempre più certezze dello scacchiere di coach Sacripanti: intercambiabili e solidi, il loro apporto è fondamentale per la causa biancoverde.

Dulcis in fundo…Olèolèolèolè Pino, Pino!!! E si perché del miracolo Scandone, lui è il principale artefice, protagonista assoluto, l’uomo in più di questa squadra e di questa società. Anche nel match del Pala Carrara è riuscito a mettere il proprio zampino nell’occasione della preparazione del tiro finale allo scadere dei 40 minuti regolari che ha portato al canestro, dopo un’azione pianificata a tavolino, Cervi su assist di Green.

Pistoia ormai è già un capitolo chiuso, da archiviare in fretta. La prossima campagna degli uomini Sacripanti sarà in Emilia a Reggio, il fortino del Pala Bigi per una nuova impresa, per continuare il sogno e scrivere una nuova pagina di storia.

 

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