Villa Esther, D’Agostino (SC): “Evitare la chiusura. E’ un punto di riferimento per i pazienti”

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Angelo D'Agostino
Angelo D'Agostino

Secondo la bozza del nuovo Piano ospedaliero, la casa di cura di Villa Esther in via Due Principati non avrebbe un futuro. Il parlamentare di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, scrive al Commissario Polimeni: “E’ un punto di riferimento per tantissimi pazienti.”

“La sanità irpina ha pagato un prezzo elevato in ragione dei tagli imposti dall’attuazione del piano di rientro. Occorre evitare che si concretizzi una riduzione di posti letto che, come previsto dalla bozza di Piano ospedaliero, dovrebbe colpire in particolare la Clinica Villa Esther; una realtà storica di eccellenza che ha fin qui assicurato servizi sanitari di alta qualità ai pazienti dell’intera provincia di Avellino.” E’ quanto scrive il deputato di Scelta Civica in una lettera inviata al Commissario per la Sanità della Campania, Joseph Polimeni.

“Villa Esther – spiega il Parlamentare – è un’azienda che ha fin qui risposto adeguatamente a tutte le esigenze espresse dal sistema sanitario pubblico. Nel suo ramo, ha sempre operato in perfetta sintonia con l’Azienda sanitaria locale, offrendo servizi di elevata qualità; non a caso non ha mai avuto alcun tipo di contestazione, né da parte dell’Asl, né da parte dei numerosissimi pazienti che, negli anni, si sono avvalsi dei suoi servizi. La casa di cura di via Due Principati – prosegue D’Agostino – ha un reparto di ortopedia e traumatologia che esegue interventi di alta chirurgia con circa 1600 prestazioni all’anno, oltre a interventi di chirurgia generale, laparoscopica, vascolare, servizi di radiologia, attività ambulatoriali e servizi di primo soccorso. La nostra provincia non può fare a meno di tale struttura che è un punto di riferimento per tantissimi pazienti.”

“Mi auguro, pertanto, che, al pari di quanto fatto per evitare la chiusura di altre importanti cliniche, ci sia una mobilitazione collettiva che parta dalle istituzioni locali e induca il Commissariato regionale alla Sanità a non confermare quanto previsto nelle bozze del Piano ospedaliero. Escludere Villa Esther dalla nuova rete ospedaliera significherebbe penalizzare ulteriormente e gravemente la sanità irpina”, chiude D’Agostino.

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