Pro Vercelli – Avellino, il pagellone dei lupi: Castaldo toglie le castagne dal fuoco

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IL MIGLIORECastaldo 7 – E’ in giornata e anche sfortunato. Prima Pigliacelli, poi un rigore negato e ancora un palo incredibile centrato con un’autentica prodezza balistica. Si riscatta nel finale quando trascina la squadra fuori dalla polvere. Gli ultimi quattro gol dell’Avellino portano la sua firma.

Frattali 6 – Bene con i piedi su Sprocati nel primo tempo. E’ l’unico intervento di una certa rilevanza di tutta la partita. Sul gol paga un’errata lettura d’insieme.

Pisano 6 – Partita ordinata ma quanta sfortuna per il terzino di Selargius costretto ad abbandonare il gioco per la quarta volta in stagione (dal 3′ st Pucino 5,5 – Rischia grosso quando, appena entrato, interviene su Malonga in area di rigore. Troppo passivo nel contenimento. Perde quasi tutti i duelli).

Biraschi 6 – Prova autoritaria per il centrale biancoverde tornato ai livelli del girone d’andata. Presidia con sicurezza l’area di rigore come non accadeva da tempo.

Chiosa 6 – Prestazione senza sbavature al rientro da titolare. La coppia con Biraschi è solida al cospetto di un attaccante prestante e allo stesso tempo molto dinamico come Marchi.

Visconti 5,5 – Primo tempo senza sofferenza, poi cala vistosamente nella ripresa quando va in affanno sulle sfuriate sul suo lato.

D’Angelo 6 – Gioca col freno a mano tirato per via del fiato sul collo dell’arbitro. L’ammonizione rimediata nel primo tempo lo limita nei contrasti, ma, pur allo stremo delle forze, assicura la sua quantità.

Paghera 5,5 – Le premesse sono discrete con tanto spazio davanti a sé per impostare. A lungo andare però si fa prendere dalla foga che gli frutta soltanto una squalifica per la prossima partita nella “sua” Lanciano.

Gavazzi 6 – Non gioca da tre settimane ma ci mette la sua intensità per una buona ora di gioco. Tesser non può farne a meno e viene ripagato dal suo pupillo (dal 26′ st Bastien 6,5 – L’imbucata per l’incornata di Castaldo è un’intuizione da veterano. Gamba, intelligenza e tecnica al servizio della squadra direttamente dalla panchina).

Insigne 5,5 – Spreca una buona chance quando Castaldo lo manda in porta col tacco. Gioca troppo ad intermittenza come spesso gli accade. La discontinuità non paga (dal 31′ st Sbaffo sv).

Joao Silva 6,5 – Fa tanto lavoro sporco sacrificandosi sia in fase di possesso che nella fase di contenimento. Egregia la difesa del pallone per far salire i compagni. Avrebbe potuto regalare la vittoria con la porta spalancata.

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