VIDEO/ Migranti, caso Inopera: 46 lavoratori licenziati e senza stipendi arretrati

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Sono passati circa due mesi dal polverone alzato dalla vicenda migranti che richiamò l’attenzione anche della stampa nazionale.

Stamane presso la Prefettura di Avellino 46 operatori dipendenti della cooperativa “Inopera” hanno protestato evidenziano la loro situazione di difficoltà dopo che la cooperativa, diffidata dal Ministero degli Interni per il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Mafia Capitale”, ha abbandonato la gestione dei centri di accoglienza in Irpinia, alcuni dei quali sequestrati dalla Procura della Repubblica dopo le ispezioni dei NAS che hanno riscontrato irregolarità sotto il profilo igienico-sanitario.

“Sono oltre 5 mesi che non percepiamo gli stipendi arretrati – dichiara un ex lavoratore – dopo la cessazione del contratto a tempo indeterminato non abbiamo avuto nessuna tutela da parte dei sindacati, chiediamo quello che ci spetta per cercare un nuovo lavoro e una nuova prospettiva.”

“Inopera – continua – era attiva in 2 centri a Monteforte, ad Ospedaletto e Pratola serra, centri chiusi quando è cessato il contratto sul territorio. Avevamo un ottimo rapporto con i migranti, i quali ancora ci  chiamano per avere notizie. Li abbiamo trattati al meglio fino alla fine e non si sono mai lamentati delle condizioni igieniche o del cibo. In effetti non so perché abbiano chiuso i centri, posso solo immaginarlo. Il Prefetto ha detto che si interesserà, non vediamo un futuro roseo davanti a noi” – ha concluso.

A fine mese è previsto un nuovo incontro in Prefettura, sono 46 i lavoratori che attendono retribuzioni oltre a 12 fornitori.

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