Mose, l’ex commissario di FI di Avellino Milanese condannato a 2 anni e mezzo

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Marco Milanese, ex consigliere politico di Giulio Tremonti ed ex deputato del Pdl, originario della provincia di Avellino, è stato condannato a due anni e mezzo di carcere dal tribunale di Milano in un filone del processo del caso Mose.

I giudici hanno contestato il reato di traffico di influenze illecite, derubricando l’iniziale accusa di concorso in corruzione. Il pm Roberto Pellicano aveva chiesto ai giudici di condannarlo a tre anni e mezzo di carcere. L’ex deputato (in passato anche commissario di FI e del PdL irpino nonché vice coordinatore regionale del partito di Berlusconi in Campania, ndr) era presente in aula, ma non ha voluto commentare la sentenza.

Il processo andato a sentenza oggi ha al centro il filone di indagine, trasmesso per competenza territoriale da Venezia a Milano, nel quale erano coimputati il generale in pensione della Gdf Emilio Spaziante e l’ex ad di Palladio Finanziaria Marco Meneguzzo. I due nel novembre 2014 avevano patteggiato, rispettivamente, 4 anni e una confisca di 500 mila euro e due anni e mezzo di reclusione per concorso in corruzione. Spaziante, ritenuto responsabile anche di un secondo episodio di corruzione, si era visto anche confiscare beni mobili e immobili per un valore di circa 4 milioni.

Secondo l’accusa, infatti, Milanese avrebbe ricevuto, negli uffici di Palladio Finanziaria, 500 mila euro consegnatigli da Meneguzzo, presunto intermediario per conto di Giovanni Mazzacurati, all’epoca presidente del Consorzio Venezia Nuova; in cambio, un intervento di Milanese per introdurre, quando Tremonti era ministro dell’Economia, “una norma ad hoc per salvare il finanziamento di 400 milioni” per il Mose e che altrimenti il Cipe avrebbe destinato ad altre opere al Sud.

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