Nusco-A-Tecnology, ingiunzione di sfratto: a rischio 118 posti di lavoro

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Nusco – Si inasprisce la vertenza dell’ “A-Tecnology”. Da ieri mattina, i 118 lavoratori dello stabilimento di Nusco sono in presidio davanti ai cancelli dell’azienda, ex Thaema, per impedire alla direzione aziendale di portare via tutte le attrezzature ed i macchinari. Al fianco delle maestranze i segretari provinciali di Fiom-Cgil Sergio Scarpa e della Fim-Cisl Giuseppe Zaolino, che hanno chiesto ed ottenuto un incontro con la Presidente dell’Ente Provincia, Alberta De Simone, per chiedere un suo intervento al fine di evitare che da un momento all’altro i 118 lavoratori si trovino in mezzo alla strada senza un posto di lavoro. Un intervento necessario ed urgente in attesa che il Giudice della Curatela Fallimentare di Sant’Angelo dei Lombardi, il dottor Carbone, riesca a trovare una soluzione ritirando l’ingiunzione di sfratto della A-Tecnology. Come ha spiegato Scarpa “…il presidio è scaturito dall’arrivo di tre autotreni arrivati a Nusco per caricare le macchine lavoratrici dell’ A-Tecnology e portarle negli stabilimenti di Napoli e Caserta, vista l’istanza del Curatore che ha intimato lo sgombero entro il 29 luglio. Abbiamo, dunque, chiesto ed ottenuto un incontro con la De Simone per chiedere il proprio intervento, sia nei confronti della Curatela Fallimentare sia nei confronti dell’Asi”. Scarpa, ricorda, infatti che grazie all’attuale leggere regionale “…il Presidente dell’Asi, Pietro Foglia, ha la facoltà di rilevare i capannoni che sono nelle mani delle Curatele Fallimentari per poi darli in fitto ad altre aziende. Sia De Simone sia Foglia si sono impegnati a trovare, unitamente al Sindacato, una soluzione alla vertenza dell’ A-Tecnology tant’è che si ciamo aggiornati al 28 luglio, con un incontro per le ore 10 che si terrà presso Palazzo Caracciolo”. Nel frattempo, ricordiamo, l’A-Tecnology, ex Thaema ed ancora prima ex Autoavio, è un’azienda di Nusco specializzata nella lavorazione della vetroresina per conto di importanti commesse tra le quali la Ferrari, la CNH, la Breda Bus e Trenitalia. Un’azienda che, nonostante sia stata caratterizzata da un percorso societario a singhiozzo e tra mille difficoltà, ha sempre ottenuto importanti commesse che hanno dato lavoro alle 118 maestranze assicurando l’occupazione in terra d’Irpinia. In attesa che la vertenza cessi, i lavoratori continueranno lo stato di presidio dello stabilimento dell’Alta Irpinia per salvaguardare la propria occupazione. (Emiliana Bolino)

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