Il caso dei furbetti del cartellino all’Asl di Avellino torna sui media nazionali.
A dare risalto alla notizia che ha investito la città di Avellino è stata la trasmissione La Gabbia in onda ieri sera su La7.
E’ stato il cronista Nello Trocchia a sentire gli umori dei dipendenti degli uffici di via degli Imbimbo, compresi quanti – tra i 21 indagati – sono finiti sul patibolo (mediatico).
Un secco no comment (condito anche da qualche frase poco elegante…) da parte dei diretti interessati e un video inedito mostrato da La Gabbia in cui – cita il cronista – una guardia giurata metterebbe fuori uso la telecamera nascosta piazzata dalla Questura con un cacciavite.
“L’indignazione c’è – ha riferito il Commissario dell’Asl di Avellino Nicola Ferrante a La7 – Sto chiedendo ai vari direttori di struttura se hanno visto qualcosa e cosa hanno visto. Sto avviando anche nei loro confronti una procedura per colpa in vigilando”.
E ancora: “Quando mi sono insediato un anno fa sapevo che c’era una indagine in corso, quindi ho subito attivato un nucleo ispettivo”.
Ma il nucleo ispettivo però non avrebbe trovato scovato alcun furbetto.
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Resta alto l’interesse per l’attività coordinata dal pm Fabio Massimo Del Mauro e dagli agenti della Squadra Mobile agli ordini del vicequestore Marcello Castello.
Intanto si attende che il Tribunale del Riesame fissi gli appelli all’ordinanza del Gip del Tribunale di Avellino, quelli presentati da gran parte dei legali dei 21 indagati sospesi dal servizio.
Un primo banco di prova per l’inchiesta della Procura, che si basa sui filmati realizzati nell’area dove è collocato il marcatempo per i dipendenti dell’Asl di Via degli Imbimbo.