Pasqua finita, cioccolato avanzato? Proprietà ed effetti benefici di questo alimento

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Ogni anno, dopo le festività pasquali, capita di ritrovarsi a casa con i residui delle uova di cioccolato. Dopo qualche eccesso alimentare di troppo derivante dal periodo, però, si combatte anche con i sensi di colpa legati a questa dolce tentazione. Ma è utile sapere che, soprattutto per una particolare qualità, gli esperti dell’alimentazione assolvono i golosi evidenziando proprietà e benefici di un consumo (pur sempre moderato) dell’amato cioccolato.

Quali sono le cose da sapere su questo alimento in termini di benessere fisico e mentale?

Sono innumerevoli gli studi sulla relazione tra un buono stato di salute psicofisica e consumo di cioccolato. Nello specifico ce ne sono alcuni che evidenziano come il cacao riesca a proteggere il sistema cardiovascolare. Ciò si collegherebbe alla benevola azione antiossidante dei flavonoidi contenuti nel cacao, gli stessi di cui sono molto ricchi, ad esempio, alimenti come i frutti rossi, il vino, il tè o gli agrumi. Tali antiossidanti naturali sono in grado di limitare gli effetti negativi legati a elevati livelli di colesterolo “cattivo” LDL. Così facendo, grazie anche all’effetto antinfiammatorio scientificamente dimostrato, i flavonoidi proteggono le arterie dai danni dell’arteriosclerosi e prevengono malattie cardiovascolari come infarto e ictus.

Diversi altri studi sottolineano anche il ruolo svolto dalla teobromina, ovvero un alcaloide contenuto nella pianta del cacao che svolge un’azione vasodilatatrice e cardiostimolante. Altri ancora indicano l’utilità del consumo di cioccolato nel corretto funzionamento cerebrale.

In tutti però si sottolinea un concetto semplice quanto banale ma non sempre scontato: l’effetto di queste sostanze dipende dalla quantità consumata. Ciò vuol dire che consumare quantità di cacao troppo alte può comportare effetti nocivi che rischierebbero di comprometterne i benefici. La quantità dovrebbe essere compresa fra i 30 e i 70 grammi, ma ciò dipende da fattori come il proprio metabolismo, dall’attività fisica svolta, ma anche dalla parte della giornata in cui si consuma il cioccolato.

E’ sempre utile ricordare, ad esempio, che questo alimento svolge anche una funzione di tipo eccitante sul sistema nervoso e che un consumo eccessivo, oltre ad altre problematiche, può favorire agitazione e insonnia. Sarebbe quindi più utile, anche ai fini energetici e per migliorare l’umore, mangiare il cioccolato la mattina e il pomeriggio piuttosto che la sera, soprattutto se prima di andare a dormire e se si tratta di bambini.

Senza dubbio, parlando di qualità di cioccolato, quello maggiormente consigliato è il fondente. Il seme di cacao, infatti, è composto da due parti: una magra, costituita dal cacao vero e proprio, e una grassa, fatta di burro di cacao. Da questo seme si producono tre tipologie: il cioccolato bianco, composto da burro di cacao, latte in polvere e zucchero; quello fondente, fatto di burro di cacao, cacao (in percentuale di almeno il 50%), zucchero e latte in polvere; e quello al latte che rappresenta una via di mezzo tra i due, ma che contiene comunque il cacao. Per cui se il cioccolato bianco è quello meno preferibile, proprio per l’assenza di cacao vero e proprio, quello fondente è il prediletto per i principi benefici che ne derivano e per il suo inferiore contenuto di zuccheri.

Tanto maggiore è la percentuale di cacao, infatti, tanto superiore è il contenuto di flavonoidi. 100 grammi di fondente ne contengono circa 50-60 mg (nella stessa quantità di cioccolato al latte ne ritroviamo solo una decina di mg, mentre è nulla la presenza nella qualità bianca).

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