Solofra, D’Urso: “Ancora un anno di agonia nell’aula del Consiglio”

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palazzo orsini solofra
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Di seguito la nota di Antonio D’Urso, consigliere di opposizione a Solofra:

Stanchezza, nervosismo, delusione e tutti a trattenere il fiato aspettando che l’agonia finisca in fretta. E’ quanto aleggia tra i banchi del Consiglio comunale di Solofra che si appresta ad affrontare l’ultimo anno. Gli “spettacoli” offerti nell’aula di Consiglio, a tratti vicini a un’opera buffa, sono diventati quasi una costante. Politicamente parlando, la maggioranza vive in un clima di “rompete le righe” con buona pace di coloro che l’anno prossimo eviteranno di stampare santini per le imminenti elezioni. Negli ultimi Consigli il presidente dell’assemblea si è guardato bene dal convocare il Consiglio in 1a convocazione. La legge parla chiaro: in prima convocazione i voti della maggioranza, validi per l’approvazione dei punti stabiliti nell’ordine del giorno, devono essere 8 più il sindaco, mentre in seconda bastano 1/4 + il primo cittadino. Con questo stratagemma, la maggioranza ha approvato diversi punti di programma. Il minimo sindacale.

Lo scorso Consiglio, tra lo stupore di tutti, osservatori e giornalisti compresi, la riunione dell’assemblea civica è stata convocata in prima e seconda convocazione. Nessuno ha capito il perchè, ma conoscendo il Sindaco Vignola, un motivo doveva esserci. Ebbene, in prima convocazione non si scherza. Se non c’è la maggioranza, si va sotto o non si vota affatto per mancanza del numero legale. E così è stato. Puntuale come la disgrazia, il Governo della città in prima convocazione non ha raggiunto il numero minimo legale. Erano senz’altro stanchi e logorati dall’andamento dell’equilibrio.

Dunque, la discussione del Consiglio è stata rinviata al giorno successivo.

Giusto per dirla tutta, programmare il Consiglio in due convocazioni significa comunque creare spese per l’organizzazione generale. Tecnici, dirigenti, personale di servizio e di supporto devono comunque recarsi fisicamente anche in prima convocazione. La loro presenza, ovviamente, ha un costo che però risulta completamente inutile. Come buttare i soldi dalla finestra durante una maestralata e, ovviamente, non sono i consiglieri Comunali di maggioranza che non si presentano tatticamente a pagare, ma i soliti cittadini.

Quindi la maggioranza è composta dal numero minimo di consiglieri comunali, 8 più il Sindaco. Dai banchi di minoranza arriva un nuvolo di polemiche, non tutti sono d’accordo col metodo adottato.

Ancora questi giochetti da bambini per mostrare i muscoli – afferma il Consigliere D’Urso – Vignola non ha la maggioranza. Questa è la vecchia politica! Far mancare il numero legale in Consiglio ha un valore detonante e politico, è solo tempo perso. E non tutti hanno tempo da perdere.

Basta giochetti da bambini. Una politica così è fatta per bambini mai cresciuti, o per pensionati che non hanno niente da fare.

Basta! Non si può più vedere un’amministrazione bloccata ed abbandonata come quella della nostra città – afferma Il Consigliere Antonello D’Urso – Vignola negli ultimi anni non ha fatto altro che cambiare assessori, fare nomine nelle società partecipate per calmare gli appetiti dei suoi, ma in aula è solo. Solofra non merita questa desolazione. Come fanno ad affrontare i cittadini sapendo che da quattro anni non hanno fatto nulla per la città? Ad oggi non si è ancora approvato il bilancio. Mi chiedo come pensa Vignola di approvare l’atto fondamentale per la vita dell’amministrazione senza una maggioranza certa.

Un brutto segnale per la maggioranza, senza dubbio.

Resta da capire se si sia trattato soltanto di una scelta incauta e distratta di Vignola o se, invece, alcuni esponenti della maggioranza abbiano voluto inviare un messaggio al sindaco e alla sua Giunta. Non posso, però, non manifestare la mia perplessità circa una crisi di maggioranza che, tutt’altro che risolta, potrebbe inficiare i buoni propositi che si dovessero palesare nella prossima seduta di Consiglio. Sarebbe praticamente inutile, infatti convocare un consiglio comunale qualora la maggioranza non fosse poi presente con un numero sufficiente di consiglieri per risultare, appunto, maggioranza; a meno che l’intenzione non sia procedere ad una seconda convocazione per l’aula, riproponendo il triste spettacolo dell’ultimo consiglio. A ciò si aggiunga che non ritengo plausibile che il sindaco riesca ormai a ricucire lo strappo, che non ha fatto altro che peggiorare nel tempo, e quindi, temo che si stia solo perdendo tempo prezioso per la città; con l’unico possibile risultato che il termine di questa consiliatura si verifichi ormai dopo il termine utile ad evitare una lunga e dannosa agonia. Per conto mio, persevererò nel mandato affidatomi, portando avanti proposte e partecipando, per quanto possibile, purtroppo molto poco, ai
lavori; ribadisco però che ritengo ormai terminata l’amministrazione Vignola e che quindi l’unico possibile atto di responsabilità nei confronti della città rimangano le dimissioni.

Costringere invece Solofra a subire una lunga agonia, sarebbe, a mio avviso, solo il risultato di considerazioni politiche che non devono assolutamente essere anteposte agli interessi dei cittadini.

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