“Un incontro, quello svoltosi ieri pomeriggio, in Prefettura per capire come sia potuto accadere che ben 7 centri di accoglienza per immigrati in provincia di Avellino siano stati chiusi per carenze igienico-sanitarie, criticità strutturali e problemi gestionali”. Così i deputati del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia e Vega Colonnese, quest’ultima componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti.
“All’indomani della notizia dei sequestri – spiegano i parlamentari campani – ci siamo subito attivati per essere ricevuti dal Prefetto Sessa e ieri gli abbiamo rassegnato tutte le nostre preoccupazioni rispetto ad una situazione che rischia di diventare ingestibile sia per gli immigrati sia per le comunità irpine”.
“Purtroppo le emergenze derivanti dalle nuove ondate migratorie sono affrontate come se fossero eventi ordinari quando in realtà necessiterebbero di maggiori forze in campo al fine di assicurare a chi è sul nostro territorio adeguate condizioni di vivibilità. La verità – incalzano i portavoce 5 Stelle – è che, nella gestione dei migranti, sono le cooperative a trarne enormi vantaggi economici. Pur di lucrare sulla disperazione di uomini e donne, hanno ridotto il sistema dell’accoglienza e dell’ospitalità ad un vero e proprio business, una sorta di tratta degli schiavi 2.0, lavorando in maniera non conforme agli standard, eludendo i controlli dello stato e aprendo contenziosi”.
“Per questo occorre una serie programmazione e una maggiore conoscenza di chi fa che cosa e con quali modalità e tempistiche – continuano Sibilia e Colonnese – e proprio a tal proposito già lo scorso dicembre abbiamo inviato ai Prefetti campani una richiesta di accesso agli atti riguardanti la gestione dei migranti, chiedendo dati e numeri. E’ fondamentale, nel processo di accoglienza, la sinergia tra Enti ed Istituzioni, tenendo sempre che ogni azione deve essere improntata al rispetto dei diritti umani”.
“Il Movimento 5 Stelle, con questa fase di ascolto, è impegnato nell’elaborazione di una proposta che contempli nuove modalità di gestione sia delle emergenze sia dell’ordinario e che riesca a tenere insieme le dolorose vicende personali di chi è costretto a fuggire dalla propria terra e le esigenze dei cittadini a continuare a vivere nei propri paesi in maniera tranquilla e sicura” – concludono i parlamentari 5 Stelle.