Diagnostica medica, il sindacato: “Lavoratori usati come bancomat”

0
262
Cgil
Cgil

“Si inasprisce la vertenza relativa alla Diagnostica Medica S.p.A. di Mercogliano (Av) dopo che la società – si legge nella nota di Cgil e Cisl Fp – lo scorso 15 gennaio, ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali la disdetta del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Aiop e degli accordi sindacali.
Nel corso di un primo incontro avutosi lo scorso 11 febbraio la FP CGIL e la FP CISL hanno ricordato all’Azienda che l’applicazione del CCNL Aiop dal lontano 2008 non è stato frutto di un atto di magnanimità del Datore di Lavoro ma di un accordo sindacale rispetto al quale i lavoratori hanno rinunciato agli arretrati contrattuali del precedente accordo aziendale vigente (circa 6.000 € cadauno) ed a bonus e benefit di maggior favore per venire incontro ad esigenze dell’Azienda. In virtù di ciò il sindacato ha chiesto di tornare indietro sull’idea della disdetta del CCNL e di avviare un confronto serrato sul piano di rilancio della struttura più volte annunciato dall’Azienda e mai presentato ufficialmente.

L’Azienda, in quella prima occasione, aveva lasciato il tavolo avendo necessità di approfondire i contenuti dell’accordo del 18 marzo 2008 che, appunto, garantiva l’applicazione del CCNL Aiop ai lavoratori della Diagnostica Medica che, tra le altre cose, prestano servizio spesso e volentieri per le esigenze della Casa di Cura Malzoni-Villa dei Platani ed ha al suo interno il reparto di dialisi.

Nel secondo incontro, tenutosi, lo scorso 18 febbraio, l’Azienda ha ribadito la volontà di disdettare il Contratto Nazionale per recuperare sul piano del costo del lavoro ma nulla ha comunicato circa investimenti e piano industriale della Diagnostica medica.
Netta, pertanto, la posizione del sindacato. “Dopo i licenziamenti della scorsa estate per recuperare una somma pari a 120.000 euro – dicono Marco D’Acunto e Mario Musto – l’Azienda ancora una volta intende intervenire esclusivamente sul costo del lavoro utilizzando i lavoratori come veri e propri bancomat per ripianare un deficit le cui reali motivazioni vanno cercate altrove e non nel costo del personale”.
I lavoratori hanno già dato nel corso degli anni (allo stato attuale non hanno percepito ancora le ultime 4 mensilità) mentre sul fronte aziendale nulla è stato fatto in termini di investimenti per una struttura che gode dell’accredito con il Servizio Sanitario Regionale e che, sul piano della tecnologia, è invece restata indietro nel corso degli anni.
Il sindacato è pronto a confrontarsi sulle reali esigenze della Diagnostica Medica ed ha già dichiarato la propria disponibilità a tavoli che esaminino in toto le problematiche aziendali, ma non è disposto a cedere di un millimetro sulla necessità che l’Azienda torni indietro sui suoi passi e revochi la disdetta della CCNL Aiop.”

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here