Avellino – Consiglio comunale, approvata la Consulta dei disabili

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Approvata la Consulta ‘oltre la disabilità’. Si mettono per il momento da parte, nella pubblica assise cittadina, le questioni calde. Rimandata, come già annunciato dalla maggioranza, la scottante tematica dell’edilizia giudiziaria, l’orologio consiliare scandisce dapprima il momento delle interrogazioni della minoranza (andamento dei fondi Pica, ex Ina -definita dal capogruppo di Libera Città, Gengaro “un’opera urbanistica cimiteriale”-, corsie preferenziali, presunta inagibilità del plesso ospedaliero di Viale Italia, commissione urbanistica, cartellone teatrale, ecc…) e delle rispettive repliche della maggioranza. Poi, un minuto di silenzio in commemorazione della scomparsa del noto parroco Don Vito Baracca e del terribile attentato consumatosi nei giorni scorsi nella capitale britannica. Ma nella prima seduta di ieri, i veri protagonisti sono stati i disabili. Un gruppo in attesa di un passo molto importante da parte degli amministratori di palazzo di Città: l’approvazione della Consulta dei disabili. L’organo, di cui intende arricchirsi il Consiglio comunale di Avellino, mira nello specifico a coordinare e raccordare le attività degli enti competenti, elaborando una politica comune in favore dei diversamente abili nell’ambito del Comune. Ancora, creare un rapporto permanente con gli Enti pubblici e privati, avviare la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione democratica dei problemi dei portatori di diversa abilità e delle loro famiglie; sollecitare la piena attuazione della legge 11/84, della 104/92 ecc… Ma la Consulta rappresenta anche un mezzo per promuovere incontri e seminari informativi, oltre che attività volte alla prevenzione della diversa abilità. Ciro D’Argenio, membro del Comitato promotore della Consulta, sintetizza così l’importanza di una richiesta ampiamente condivisa: “Il movimento di diversamente abili – spiega – è riuscito a dare finalmente uno scossone alle già deboli resistenze della farraginosa macchina di palazzo di Città. Per i portatori di handicap di Avellino, e per l’intero loro mondo, questo passo è paragonabile a quello di Amstrong del 1969 che allargò i confini dell’universo concretamente conosciuto. Perchè una città, una provincia, una regione, si contraddistinguono da quanto e da come rispetta ogni suo singolo cittadino”. Intanto, per le altre questioni amministrative, si attende la seduta di domani, nella quale potrebbero non mancare sorprese.

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