Giornata della memoria in Prefettura, il messaggio di un sopravvissuto irpino: “Mai più guerra”

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Stamane in occasione della Giornata della memoria, a ricordo delllo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, si è tenuta una cerimonia in Prefettura durante la quale il Prefetto Carlo Sessa ha consegnato delle Medaglie d’onore, conferite dal Presidente della Repubblica a cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei detenuti.

Questi gli irpini insigniti: Caggiano Alessandro, Capobianco Felice Antonio, Cardinale Giovanni, Lo Chiatto Marco, Lucadamo Carmine, Nigro Vito Antonio.

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Antonio Felice Capobianco, catturato in Grecia dai tedeschi e deportato in Austria, a distanza di 71 anni rilascia ai cronisti queste toccanti parole:

“Ho tanti ricordi che mi emozionano subito, è stata una vita di sacrifici pesantissimi.  Messaggio alle nuove generazioni? Non deve mai più accadere un’altra guerra, per quello che ho sofferto posso assolutamente dirlo: mai più guerra”.

Nicola Cardinale, figlio di Giovanni originario di Montecalvo e fatto prigioniero tra la Grecia e l’Albania nel corso della seconda guerra mondiale, ricorda la storia commente del proprio genitore:

“E’ un’emozione grandissima, una medaglia che in paradiso potrà ripagarlo delle sue sofferenze. Ringrazio il Prefetto ed il sindaco di Montecalvo per questo encomio dedicato a mio padre, il quale mi ha fatto capire, quando era in vita, quanta sofferenza si provava nel lavorare nelle campagne con i tedeschi alle calcagna. Mangiavano poco e lavoravano tanto, poi mio padre si è ammalato ed è stato portato in un ospedale tedesco. Ho ancora stralci cartacei a casa di quell’epoca oltre ad una placchetta applicata sulla uniforme che gli consegnarono quando arrivò in un campo di concentramento nella Bassa Sassonia, con dicitura C. G. più il numero identicativo 442”.

platea prefetturaPresenti in platea il sindaco di Avellino, Paolo Foti, il consigliere comunale Dino Preziosi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Antonio Mancazzo, il capo della Procura di Avellino, Rosario Cantelmo, il comandante della Polstrada di Avellino, Renato Alfano, il provveditore agli Studi della provincia di Avellino, Rosa Grano, la preside dell’Istituto Colletta, Angelina Aldorasi ed alcuni sindaci della provincia.

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