Acque superficiali e sotterranee:a Taurasi monitoraggio dell’Irpinia

Taurasi – Le acque sotterranee e superficiali dell’Irpinia costituiscono la maggiore ricchezza del territorio e il principale serbatoio idrico naturale dell’intero Mezzogiorno.
Basta citare il nome Irpinia per rievocare le ingenti fonti idriche di Caposele, Cassano Irpino e Serino da cui traggono alimentazione i più importanti acquedotti del meridione d’Italia.
Sulla base dell’attuale assetto infrastrutturale, le acque dell’Irpinia ricadono al centro di un complesso sistema di interscambi idrici interregionali per quanto concerne il comparto potabile ed irriguo.
Eppure la popolazione sta vivendo l’alternarsi di fenomeni di siccità e di concentrazione delle piogge che insieme mettono in forse la certezza della disponibilità d’acqua ed espongono al rischio ricorrente di frane e alluvioni. Uno dei maggiori motivi di preoccupazione degli enti gestori di acquedotti è il pericolo del depauperamento delle risorse idriche; depauperamento che può avvenire per cause naturali o antropiche. L’acqua da abbondante ricchezza è diventata un problema non più rinviabile anche in Irpinia.
Come affrontarlo?
Come mettersi nelle condizioni di prevenire il ripetersi di emergenze naturali ormai prevedibili?
“Intanto – ha spiegato Sabino Aquino, presidente del Parco regionale dei Monti Picentini – sono indispensabili una conoscenza reale e un monitoraggio permanente delle condizioni delle acque, della loro quantità e qualità in termini coordinati e alla scala necessaria per regolare l’equilibrio tra la domanda per i diversi usi e riutilizzi e la disponibilità complessiva della risorsa. Contemporaneamente vanno individuati criteri e modalità di coordinamento condivisi ed efficaci dei vari organismi esistenti che fanno capo alla Regione e alle Autorità di Bacino”.
Di tutto questo di discuterà il prossimo 15 dicembre a Taurasi alle ore 17. Un summit che prevede le relazioni tematiche di Vincenzo Briuolo, Sabino Aquino, Giuseppe Onorati, Gennaro Masiello, Nicola Di Iorio. Presiederà l’incontro Antonio Buono mentre i lavori saranno introdotti da Antonio Panzone. Le conclusioni saranno affidate alla presidente della Provincia Alberta De Simone.