Uno spettacolo del genere al palazzetto dello sport ad Avellino si era visto raramente, forse mai. Quasi 4000 persone per quaranta minuti hanno incitato gli eroi del derby, dando dagli spalti la spinta decisiva alla conquista della ‘partitissima’. Tanto spettacolo, tanta adrenalina e tantissime emozioni regalate dal pubblico ai giocatori e viceversa, con questi ultimi piacevolmente sorpresi dalla cornice che si è venuta a creare attorno all’evento sportivo. Da Burlacu a Williams, passando per il ‘divino’ Green, tutti si sono esaltati per la magia arrivata dalle curve e dalle tribune. Tonino Zorzi, che di partite ne ha viste parecchie, non ha esitazioni nell’indicare nel pubblico il vero vincitore della gara. “Giocare in un palazzetto del genere è sempre un emozione – ha sottolineato il Paron – se abbiamo vinto è anche merito loro, che anche sul meno 10 hanno continuato a darci la carica”. La doppia cifra di svantaggio ha preoccupato Zorzi, che però è sempre rimasto convinto delle grandi potenzialità di questa squadra. “Sul -10 – ha spiegato il Paron – qualche timore l’ho avvertito, ma non ho mai avuto paura perchè conosco la forza di questa squadra”. L’assistant coach biancoverde è stato premiato al termine della partita con il riconoscimento di ‘Allenatore benemerito d’ eccellenza’ da parte del consiglio federale. Premio meritato ma che Zorzi ha ritirato con un pizzico di scaramanzia: “ Nella mia carriera ho imparato che ritirare questi premi prima del match porta una ‘sfiga’ pazzesca. Per questo ho preferito ricerverlo alla fine dell’incontro e mi ha fatto ancora più piacere riceverlo dalle mani di Vincenzo Ercolino, a cui va il mio più sentito ringraziamento per le opportunità che ci sta dando e per l’amore e la passione che mette in questo suo impegno”. E’ proprio il presidente a fare eco alle parole di Zorzi, non nascondendo la gioia nel vedere il ‘Palace di Avellino gremito in ogni ordine di posto. “Quando ho iniziato quest’avventura – ha dichiarato Ercolino – uno dei miei obiettivi era riempire il palazzetto e riportare l’entusiasmo intorno a questo team. A quanto pare ci sono riuscito. La partita è stata spettacolare, ancora un successo sudato in una partita bellissima e combattuta. Alla fine siamo riusciti ad imporre il nostro gioco, con i soliti Green e Smith a guidarci alla vittoria. Ma il ringraziamento va a tutti i giocatori e a tutto lo staff, che sta permettendo ad Avellino di essere sul tetto d’Italia e sulla bocca di tutti”. Non mancano però le polemiche per il ‘dietrofront’ di alcuni imprenditori locali che avevano promesso il loro supporto: Ercolino ha dato appuntamento a Lunedì, promettendo rivelazioni in uno spazio su una nota Tv locale. Tornando alla partita e al meraviglioso pubblico di fede irpina, anche Matteo Boniciolli è apparso visibilmente colpito e emozionato dal calore dei supporters biancoverdi. “ Prima di tutto devo assolutamente ringraziare di cuore tutti coloro che erano al palazzetto questa sera – ha detto Boniciolli – hanno regalato uno spettacolo e delle emozioni difficili da dimenticare a me e a tutti i giocatori, partite come questa non si dimenticano. Sono stati loro la vera inesauribile benzina della squadra, supportandoci dall’inizio alla fine”. Per quel che riguarda il lato tecnico del match Boniciolli è chiaro: “Ancora una volta abbiamo giocato dei minuti finali eccezionali dal punto di vista difensivo e il parziale che abbiamo costruito ne è una diretta conseguenza. L’obiettivo sarà ora quello di riuscire a giocare con la stessa intensità per tutti e quaranta i minuti della partita, perchè non sempre riusciremo a ribaltare gli incontri nei minuti finali”. Napoli si è dimostrato un avversario più ostico del previsto, con giocatori ritrovati rispetto alle ultime uscite di campionato. “Napoli ha giocato una grandissima partita, Bucchi è stato molto bravo nel prepararla. Per 35 minuti sono riusciti a limitarci, poi noi abbiamo registrato qualcosa in difesa e abbiamo cambiato l’inerzia dell’incontro. L’entusiamo è tanto, ma Boniciolli sa che c’è il rischio di guadare troppo in là: “Ora avremo due giorni di riposo, ce li siamo meritati. Ma non dobbiamo commettere l’errore di rilassarci. Solo lavorando riusciremo a mantenere questo stato di forma. Alle porte c’è Rieti, una squadra pericolosissima, e noi dovremo presentarci pronti anche a questa sfida. Cadere quando si è in alto è molto doloroso, dobbiamo stare attenti a rimanere con i piedi per terra e soprattutto continuare a lavorare in palestra”. Se il coach triestino ancora non vuol sentir parlare di Final Eight, Nikola Radulovic esprime con tutta sincerità la voglia del gruppo di portare a casa questo storico risultato. “Noi alla possibilità di giocare le Final Eight ci abbiamo sempre creduto, anche dopo le tre sconfitte iniziali – afferma l’ex stella della Nazionale Italiana – . Chi gioca in questo team conosce il suo reale potenziale e sa che è una squadra che può vincere contro tutti. Per farlo, però, è necessario giocare in difesa così come abbiamo giocato negli ultimi 5 minuti questa sera”. L’ala originaria di Zagabria è concorde dunque con l’analisi del suo mentore Boniciolli e vede il prolifico attacco dell’Air, il secondo migliore del campionato, come una diretta conseguenza dell’intensità nella propria metà campo. “Quando si gioca bene in difesa i punti arrivano di conseguenza. Se tutti giocano bene dietro è più facile fare punti in attacco”. Radulovic sa che le sue ultime prestazioni, accompagnate da tanti punti con percentuali stratosferiche e da giocate di classe purissima, hanno contribuito in maniera esponenziale al successo della Scandone, ma non si sente ‘prima donna’: “La vera forza di questa squadra è che non dipende dalla prestazioni dei singoli. Ora sto giocando bene, ma è in generale tutto il team a girare benissimo. Questo è merito di Boniciolli e di alcuni suoi aggiustamenti. Ora non ci resta che continuare su questa strada”.
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