In base alle previsioni di Federalberghi, dopo l’andamento positivo del movimento turistico degli italiani per il Natale e il Capodanno, in quasi 2,4 milioni faranno una vacanza per l’Epifania 2016, con una previsione del +51% rispetto allo scorso anno.
Nonostante sia l’ultima festività del periodo invernale, quella che porta via con sé tutti gli eventi legati al periodo natalizio, l’Epifania rappresenta un’ulteriore importante occasione di evasione per gli italiani, almeno stando alle stime di Federalberghi. Nonostante condizioni climatiche diffusamente poco favorevoli e il fatto che la festa capiti proprio a metà settimana.
In base alle stime, il 94% di chi ha deciso di partire (rispetto all’84% del 2015) lo fa scegliendo come meta l’Italia, che si sta preparando ad accogliere il flusso di turisti con numerosi eventi e appuntamenti tradizionali tra enogastronomia e momenti culturali dal Nord al Sud dello Stivale.
La durata media della vacanza è identificata in tre notti, ma la spesa media resta su 407 euro (rispetto ai 414 euro del 2015), di cui 393 euro per chi rimane in Italia e 625 euro per chi va all’estero.
In leggero calo però il giro d’affari, che si ferma sui circa 494 milioni (mentre per lo scorso anno era stato di circa 510 milioni). Questo anche tenendo conto il tipo di alloggio prescelto.
Nel 35,6% dei casi, infatti, si tratta della casa di parenti o di amici, senza dubbio comoda ed economica, solo dopo c’è l’albergo con il 23,9% (contro il 24,4% dello scorso anno).
Del totale dei viaggiatori, dicono sempre i calcoli di Federalberghi, circa 1,2 milioni si sposteranno appositamente per la festa dell’Epifania, mentre per quanto riguarda i restanti, circa 544 mila hanno dato inizio alla loro vacanza già a Natale e altri 609 mila sono fuori casa dal Capodanno.
La sintesi del quadro generale proposto indica dunque un incremento degli italiani in vacanza per la festa del 6 gennaio collegato però a una riduzione del giro d’affari e della spesa complessiva. A indicare una voglia ritrovata di svago ed evasione, ma pur sempre in maniera ragionata e ponderata in base alle possibilità.