Pd, Santaniello contro i sindaci: “Non sanno a cosa appigliarsi”

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Continua il botta e risposta a distanza tra il presidente provinciale del Pd Roberta Santaniello e i sindaci dem Repole, Di Cecilia, Farina e Salzarulo.

E’ la Santaniello stavolta a replicare alla nota delle fasce tricolori scrivendo:

“Quattro sindaci che si scomodano per l’impertinente Santaniello mi fanno pensare che ho colto nel segno. Mi fanno pensare che anche loro forse sono consci che quegli atteggiamenti avuti durante l’assemblea del Pd del 14 dicembre non erano del tutto corretti in quel contesto.

Purtroppo per molti, la cosa che mi caratterizza è che sono una persona libera e che non ho paura mai di dire quello che penso.

In quella assemblea si è raggiunto veramente il massimo.

Chi rideva, chi urlava, chi sventolava registri, chi minacciava giovani delegati. Questi atteggiamenti non possono appartenere all’immagine del Pd che immagino io e tanti altri. Non sono stata l’unica che quel giorno ha pensato questo, forse ho solo avuto la forza di dirlo.

In merito alla registrazione o all’essere fantasma, mi sembra tutto molto strumentale, il presidente che presiede l’assise è automaticamente registrato. Ma di che parlano? Così come si raccolgono i documenti di riconoscimento, allo stesso modo si richiedeva il documento per il voto di sfiducia. Ma capisco che non sanno a cosa appigliarsi vista la regolarità degli atteggiamenti avuti e vista l’eccessiva disponibilità dimostrata nei confronti loro nel corso delle ultime assemblee”, conclude.

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