Pd, Bove: “Spazio per una soluzione condivisa. Il vero sconfitto è chi ha presentato la sfiducia”

0
243
avvocato Giovanni Bove
avvocato Giovanni Bove

Il Partito democratico avellinese resta nel caos, perfettamente spaccato in due e senza una quadra che possa definire una soluzione condivisa per superare l’impasse. De Blasio si è dato due settimane di tempo per capire se ci sono le possibilità di un percorso condiviso che possa condurre il partito alle Amministrative di questa primavera e poi al Congresso anticipato.

Sull’Assemblea di lunedì scorso torna Giovanni Bove, membro dell’Assemblea Regionale Pd e referente del progetto “Luoghi ideali”:

“Quello che è successo lunedì scorso a Capriglia è una pagina pessima per il Pd irpino, nulla che abbia a che fare con la politica e con il Pd stesso per come è nato.”

Come si esce da questa situazione di stallo?

“Se ne esce con un esercizio di responsabilità da parte di tutti. Bisogna prendere atto degli errori e dei fallimenti da parte di chi ha presentato la mozione di sfiducia, delineando una soluzione condivisa che possa rimettere al centro i contenuti. Posto che la mozione di sfiducia è stata rigettata dall’assemblea, credo che occorra allargare il ragionamento a tutti coloro che vogliono condividere un percorso di responsabilità nell’interesse superiore del partito.

Non vedo altre strade, non è corretto parlare di commissariamento ed un governo “straordinario” (come prospettato da Francesco Todisco, ndr) non si fa in base alle convenienze del momento. Se De Blasio riesce a portare la diatriba sul piano contenutistico, siamo disposti a confrontarci superando la logica dello scontro e delle correnti ed in questo senso abbiamo colto segnali positivi dalla segreteria.”

La presidente Santaniello ha evidenziato che c’è una scollatura enorme tra i dirigenti del Pd e gli elettori. E’ d’accordo?

“Questo è un dato di fatto e noi lo diciamo da tempo. Occorre lavorare sulla struttura del partito con una mappatura seria dei circoli cogliendo i lati positivi ed i lati negativi. Scartiamo cosa c’è di cattivo sulla falsariga di quanto fatto a Roma. Bisogna gettare le basi per eliminare la logica dei capibastone, delle truppe cammellate e delle convenienze personali.”

Si aspettava questa sorta di “alleanza” che ha portato l’area che fa riferimento a Francesco Todisco ad unirsi in Assemblea con i referenti di Rosetta D’Amelio, Luigi Famiglietti e Gianluca Festa per sfiduciare De Blasio?

“Non mi occupo delle posizioni di Todisco, sono abituato a fare politica guardando al futuro e imparando dagli errori del passato. E’ un dato di fatto che esce con le ossa rotte da Capriglia, così come chi ha presentato una mozione di sfiducia slegandola da una proposta politica alternativa, preferendo la via dello scontro personalistico. Sembra infatti che i due delegati che sono mancati facciano parte dell’area di chi ha presentato questa mozione (l’area relativa a Francesco Todisco, ndr).

Ripeto, non mi riguardano queste posizioni, certo è che fa strano vedere Todisco firmare la mozione di sfiducia insieme a Famiglietti e D’Amelio che lo hanno escluso dalla lista Pd alle scorse Regionali. Ne prendano atto i compagni che si sono avventurati in questa vicenda e scelgano la via della responsabilità e della coerenza. C’è ancora spazio per una sinistra positiva e propositiva, una sinistra che scelga la via dell’impegno politico serio e finalizzato al perseguimento dell’interesse generale, che scelga di “sporcarsi le mani” con i problemi veri dei  cittadini e che non viva in funzione dell’accaparramento di posizioni o di incarichi. Noi crediamo che ci sia ancora tempo e spazio per questo tipo di sinistra a condizione però che la si smetta con questi inutili teatrini. Oggi è il tempo di chi ha a cuore la risposta alle domande di cambiamento del paese e non più dei tentativi di colpi di mano.”

Alla fine sembra che si stia già tracciando la strada verso un congresso anticipato…

“Sinceramente mi auguro che si possa trovare una soluzione condivisa per non dilaniare ulteriormente il partito. Se non si riesce, il congresso dovrà essere anticipato da un regolamento serio e da un tesseramento autentico del Pd che, sottolineo, fino ad ora non è stato ancora fatto. Dal mio punto di vista ci sono tutti i margini per far tornare la politica al centro del progetto del Pd irpino”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here