Solofra – Domani si ricorda la città di 27 anni fa

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Solofra – Il 23 novembre 1980 non è per nulla cancellato dalla memoria della gente locale anche se non viene tenuta alcuna manifestazione. Chi ha perso i propri cari in quella maledetta sera di domenica alle ore 19.34, tiene vivo l’ amaro ricordo in sé e si recherà al cimitero locale per posare dei fiori sulla tomba volgendo il pensiero a tutte le vittime di quello scossone violento che scosse anche le coscienze. Ventitrè furono le vittime dai settantenni ad una bimba di sei mesi. Una comunità industriosa venne messa in ginocchio e per la prima volta venne soccorsa dalla solidarietà provenuta da tutta l’Italia. Una settimana di sbandamento e poi riaprirono le aziende conciarie e con testardaggine i solofrani capirono che dovevano sconfiggere quella disgrazia, piovuta all’ improvviso non solo nella loro città ma anche in Irpinia, col lavoro. E vi riuscirono. Oggi a ricordare quei giorni del post terremoto sono la presenza di alcuni prefabbricati presenti sul territorio ma per nulla abitati dai terremotati. Solofra si raccoglierà mentalmente per ricordare sia le vittime che i “cortili” dove abitavano varie famiglie, rispettose e disponibili le une con le altre. Rioni che la ricostruzione ha spazzato via. La vecchia Solofra non c’è più, quella serata del 23 novembre l’ha cancellata per far posto ad una città nuova, moderna e un po’ fredda nei rapporti umani.

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