Nei giorni scorsi sul profilo Facebook del movimento Proposta Concreta di Mintemiletto veniva richiesto al consigliere Gaetano Gubitosa, fino a qualche mese fa delegato al bilancio, cosa ne pensasse in merito alle verifiche di cassa trimestrali di cui all’art 223 del TUEL, non effettuate nel 2015 dal revisore dei conti del comune di Montemiletto.
“Se a chiederlo – replica ironicamente Gubitosa – è chi qualche ora prima aveva sostenuto di non affidarmi neppure un “pollo” da amministrare, non capisco quanto gli possa piacere o interessare cosa pensi io su una questione dove sapere la “differenza tra 4 e 5” è fondamentale”.
Di qui il chiarimento: “Nell’ambito dell’attività di controllo, ai sensi dell’art. 223 del Tuel – spiega Gubitosa – l’organo di revisione provvede con cadenza trimestrale alla verifica ordinaria di cassa. L’attività consiste nel riconciliare il fondo cassa al termine del trimestre risultante dalla contabilità del tesoriere con quello che emerge dalla contabilità dell’Ente (con evidenza di provvisori in entrata e uscita che l’ente deve ancora regolarizzare e dei mandati/reversali che il tesoriere deve spesare/incassare alla data), nonché conciliare il saldo di tesoreria con i fondi presso la Banca D’Italia. La verifica e’possibile eseguirla direttamente presso il servizio finanziario che ha la documentazione occorrente ivi compresi i prospetti di cassa (e non solo l’elenco dei provvisori da regolarizzare) che il tesoriere, per buona norma, deve fornire, oppure presso il tesoriere stesso.
Responsabilità dell’organo di revisione sussiste in caso di omissione nel riscontrare per lungo tempo gli adempimenti dell’istituto tesoriere e le gravi irregolarità di numerosi titoli di pagamento. Nel caso del comune di Montemiletto, da delegato al bilancio, pretesi lo scorso anno di visionare la verifica di cassa straordinaria in sede di insediamento dell’attuale amministrazione e ho partecipato alla verifica di cassa al 31/12/2014 effettuata presso il tesoriere dal Revisore dei Conti e dal responsabile del servizio economico finanziario del Comune in carico all’epoca.
Nel corso del 2015 il revisore dei conti seppur ad oggi non abbia posto in essere le verifiche di cassa, cosa che capita in moltissimi enti, ha posto in essere l’attività di controllo attraverso la verifica degli ordinativi di incasso e pagamento accertandosene la regolarità, ha monitorato gli equilibri di bilancio in sede di consuntivo 2014 e preventivo 2015 dando garanzia degli stessi anche in sede di variazioni di assestamento, ha verificato il mantenimento del patto di stabilità, ha confermato che la mancata verifica di cassa infrannuale non ha compromesso la legalità della gestione e la validità del bilancio.
Non sembra tra l’altro abbia trasmesso alcun verbale di irregolarità al consiglio comunale a mio sapere. Indipendentemente da quanto previsto dal regolamento di contabilità dell’ente (ormai datato e che, alla luce del D.lgs 118/11 e delle ultime disposizione in materia di armonizzazione contabile, necessita con urgenza di essere riapprovato) è buona norma, a mio avviso a garanzia di una gestione finanziaria puntuale e trasparente, che il responsabile del servizio finanziario provveda ad effettuare con cadenza trimestrale l’attività di verifica e riconciliazione dei propri saldi con quelli del tesoriere.
Per non dare validità alle insinuazioni sollevate nell’ultima seduta del consiglio comunale sarebbe opportuno che il sindaco richieda, ma penso lo abbia già fatto, al responsabile del servizio finanziario una verifica di cassa con urgenza mirata anche ad accertare la regolarità dei versamenti contributivi/erariali e dell’IVA. In merito ai versamenti IVA ho avuto notizia da parte dello stesso servizio finanziario dell’inesistenza di IVA da versare su fatture emesse, mentre entro il 16/12 verrà versata l’IVA dovuta per split payment”.
Il consigliere ha approfittato per fare delle brevi precisazioni su “… argomenti oggetto di pubblici dibattiti e senza alcuna polemica con l’intento di non provocare nessuno, ricorda che la TASI nel 2014 fu approvata legittimamente a settembre 2014, prima del termine legale per l’approvazione del bilancio prorogato 30/09/14; le accuse relative a determine che non trovano copertura in bilancio, come quella relativa alla manutenzione cimiteriale che comprende anche tumulazione ed esumazione, non sono fondate in quanto il capitolo su cui è stata impegnata la spesa non è uno solo. Esiste semplicemente per l’altro un errore di indicazione: cap 853/3 ( che non esiste) in luogo di 858/3”.
Al riguardo Gubitosa sottolinea “… certe distrazioni stanno capitando spesso, occorre maggiore attenzione da parte dei preposti richiamandoli alla diligenza professionale”.
Si ricorda che argomento di insinuazione da parte del capogruppo di Proposta Concreta è stata anche la legittimità della delibera di giunta di adesione ad ASMEL in luogo di una delibera di consiglio, anche se di fatto risulta che molti comuni hanno aderito ad ASMEL con delibera di giunta non per questo l’adesione sia risultata non valida.
Da ultimo poi Gubitosa, tirato in ballo più volte, si sofferma sul bilancio della partecipata MO.SE. ormai in fallimento: “So di mio di non riconoscere un coccio da un reperto storico, non sapevo di ignorare la lettura di un bilancio di una società. Sono contento però di stare in ottima compagnia guardando i professionisti che hanno confermato le mie valutazioni iniziali sui conti della MO.SE. Purtroppo i numeri sono numeri e non ideologie. Apprezzo l’entusiasmo di chi si occupa con passione dei problemi della comunità, mi dissocio dall’arroganza che mette addirittura in discussione l’operato di un giudice che opera , tra l’altro, nell’interesse sociale”.