Riabilitare una prima scelta o riprendere il discorso di valorizzazione di un giovane? E’ l’interrogativo della settimana di Attilio Tesser chiamato a scegliere l’interprete in sostituzione di Constantin Nica sulla corsia di destra della retroguardia.
Con Davide Biraschi ai box, al trainer biancoverde non resta altro che far pendere l’ago della bilancia dalla parte del ceco ex Slavia Praga o del laterale partenopeo classe ’95. Un dualismo quanto mai attuale alla luce delle recenti uscite pubbliche del navigato allenatore veneto il quale ha evidenziato l’inattesa mal riuscita di Nitriansky e allo stesso tempo ammesso di essere tentato dal rilancio di Petricciuolo.
Quest’ultimo rappresenta una vera e propria ultima spiaggia nel ruolo dove finora Tesser ha impiegato tre uomini senza mai trovare il giusto equilibrio: Biraschi, da adattato, ha scricchiolato in qualche occasione, mentre sia Nica che lo stesso Nitriansky si sono rivelati assai vulnerabili nel presidio della fascia di competenza. Petricciuolo avrebbe dovuto essere ceduto in prestito dopo l’arrivo di Nica durante il mercato estivo, ma Tesser ha voluto trattenerlo a corte convinto di potergli offrire una chance.
I tempi in tal senso sembrano essere maturi, anche se il tecnico di Montebelluna sarebbe più orientato a concedere la chance della rinascita a Nitriansky, che non vede il campo dalla trasferta di Livorno, quando l’espulsione di Biraschi prestò il fianco al suo inserimento. L’ultima da titolare invece contro il Novara: 45 minuti insufficienti, l’avvicendamento con Nica nell’intervallo e le lacrime nello spogliatoio rese pubbliche da Tesser e motivate da patron Taccone con problemi personali. A distanza di diverse settimane, una maggiore comprensione della lingua potrebbe di certo aiutarlo a riconquistare un posto privilegiato nelle gerarchie di Tesser e nel cuore dei tifosi biancoverdi che hanno lo hanno già bollato come flop.
Il ballottaggio è serrato, a meno che non si faccia strada durante la settimana l’ipotesi di una difesa cinque che premierebbe entrambi. Petricciuolo largo a destra, Nitriansky centrale destro al fianco di Rea e Chiosa e Giron esterno sinistro, quest’ultimo inquadrato dal suo allenatore nello schieramento a cinque. Una disposizione rispettosa delle caratteristiche tecniche dei singoli, ma forse troppo sperimentale e che richiederebbe l’impiego dal primo minuto di tutti i difensori a disposizione di Tesser, il quale non avrebbe alternative in panchina.