Violenza sulle donne, allarme Istat. Il 24 novembre corteo a Roma

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Il Consigliere di parità della provincia di Avellino, Domenica Marianna Lomazzo, rende noto che, nella seduta del 15/11/07, la Rete Nazionale dei consiglieri di parità ha votato un ordine del giorno di adesione e sostegno alla manifestazione nazionale contro la violenza alle donne, che si terrà a Roma il prossimo 24 novembre. Il consigliere di parità, nel sollecitare una forte e massiccia rappresentanza anche delle donne irpine, istituzioni e associazioni, ribadisce la necessità di una rapida approvazione da parte del Parlamento di una legge incisiva nel contrastare le violenze alle donne. L’indagine ISTAT ha rilevato che ben 6.743.000 sono le donne vittime di violenza fisica, sessuale e psicologica. L’indagine mette in evidenza che un numero enorme di donne, almeno una volta nella vita, sono state picchiate, stuprate o hanno subito altri tipi di abusi sessuali, che la violenza domestica è la prima causa di morte per le donne dai 16 ai 60 anni, che degli omicidi che si consumano in famiglia, in 7 casi su 10 la vittima è una donna. In aumento sono le donne che denunciano violenza domestica e quella al di fuori delle mura domestiche, ma il sommerso è elevatissimo e raggiunge cifre inaudite: circa il 96 per cento per le violenze da non partner ed il 93 per cento per quelle da partner. Resta, quindi, consistente la quota di donne che non parlano con nessuno delle violenze subite, e soprattutto, per ovvi motivi, di quelle che si verificano sui luoghi di lavoro. L’età media delle vittime si abbassa: in Italia un milione e 400mila donne hanno subito uno stupro prima dei 16 anni. Solo il 18,2 per cento delle donne è consapevole che quello che ha subito è un reato, le altre lo definiscono semplicemente “qualcosa di sbagliato”, le altre ancora solo “qualcosa che è accaduto”. Per la necessaria opera di informazione e sensibilizzazione delle donne sui crimini di cui potrebbero essere vittime, continua la distribuzione gratuita, nella nostra provincia, presso l’Ufficio della Consigliera di parità, gli Istituti scolastici che ne fanno richiesta, i Centri per l’impiego, dell’opuscolo “Discriminazioni e Violenza alle Donne-Come difendersi”, comprensivo di informazioni sulle forme di tutela, oggi esistenti, in caso di molestie, vessazioni e discriminazioni. “Ma resta incontrovertibile – dichiara Lomazzo – che per costruire una convivenza tra uomini e donne bisogna che si elimini il conflitto donna-uomo, individuando nei principi costituzionali l’idea della libertà femminile che sancisce il principio dell’inviolabilità della persona e quindi dei nostri corpi. E’ il cammino di cui ci sentiamo protagoniste insieme alle donne straniere che nel nostro paese devono essere padrone di se stesse ed in condizione di esercitare i diritti di cittadinanza. Essere a Roma il 24 novembre – prosegue – serve a sollecitare il Parlamento, le Regioni, le Province, i Comuni affinché nella loro agenda istituzionale la questione della violenza acquisti la centralità che ha nella vita delle persone, per cui non servono parole pubbliche che si spendono con facilità nelle emergenze, ma realizzare progetti politici ampi e piani di azione locali oltre che nazionali, che agevolino l’appropriazione dei diritti di cittadinanza da parte delle donne sia attraverso la realizzazione di programmi seri di azioni positive e di politiche di pari opportunità nel mondo del lavoro, sia con l’attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione professionale, nonché attuare politiche di prevenzione delle molestie e violenze sessuali in genere e – conclude – quelle che si verificano sui luoghi di lavoro”.

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