Dopo la diffida del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Comune di Avellino corre ai ripari, annullando la delibera approvata in consiglio nel mese di settembre, con la quale si definivano le tariffe della tassa sui rifiuti, dichiarate non valide perché approvate oltre i termini di legge, insieme al bilancio preventivo dell’ente.
Sul punto, l’assessore al ramo Filomena Lazazzera ha parlato per meglio chiarire la vicenda: “Quando sono stata nominata in giunta i termini erano già scaduti. Il provvedimento aveva ricevuto il via libera dell’esecutivo il 24 luglio, mentre lo strumento contabile il 30, ma entrambi non erano ancora stati trasmessi al consiglio. Abbiamo provveduto a farlo dopo. Sapevo bene che la delibera Tari era esposta a possibili contestazioni, ma ho ritenuto necessario procedere perché si paventava un intervento del Parlamento o del governo, per sanare una situazione che riguardava oltre 800 amministrazioni locali, che si sono trovate in difficoltà perché attendevano una proroga della scadenza. Inoltre, la pratica prevedeva una riduzione delle aliquote e volevamo mantenere questo benefit per i cittadini”.