Avellino Calcio – Emergenza difesa, Tesser come Rastelli: ipotesi mediano adattato

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A meno di un clamoroso recupero in extremis, Davide Biraschi non sarà della partita a Pescara andandosi a sommare agli altri assenti nel pacchetto difensivo, Angelo Rea e Alessandro Ligi. Il centrale biancoverde, che questo pomeriggio ha svolto lavoro ridotto abbinato alle cure terapeutiche, non ha smaltito l’affaticamento muscolare all’adduttore della coscia destra accusato all’indomani del vittorioso match con il Latina.

Troppo rischioso, alla luce dei recenti infortuni a livello muscolare, forzarne la disponibilità per la trasferta abruzzese in vista della quale Attilio Tesser conta invece di recuperare Davide Gavazzi. Il centrocampista nelle ultime due stagioni in forza alla Ternana è tornato ad allenarsi in gruppo dopo aver smaltito la botta al polpaccio sinistro. Le sue quotazioni sono dunque in rialzo, al punto da scongiurare il secondo stop stagionale dopo i guai al flessore di settembre che gli sono costati un mese abbondante di stop.

L’assenza di Biraschi non comporterà alcun cambio di schieramento tattico da parte di Tesser che cercherà di snaturare il meno possibile il suo sistema di gioco. Il mantenimento della linea difensiva a quattro sarebbe conseguito attraverso l’abbassamento di uno dei mediani a sua disposizione. Il maggior indiziato sarebbe William Jidayi, incaricato di serrare i ranghi negli ultimi sedici metri biancoverdi al fianco di Marco Chiosa.

Il tecnico di Montebelluna si fida ciecamente dell’esperto centrocampista già avuto alle proprie dipendenze ai tempi del Padova: sa cosa può dare arretrato di qualche metro grazie alle sue doti tecniche, in qualità di mediano predisposto per la rottura, e fisiche, che lo assimilano al prototipo di difensore di statura privilegiato dal tecnico di Montebelluna nel suo concetto di difesa.

Una scelta che, qualora fosse confermata alla lettura delle formazioni ufficiali venerdì sera, ricalcherebbe quella effettuata da Massimo Rastelli un anno fa al “Braglia” contro il Modena. In quella occasione, fu Mariano Arini il prescelto per guidare la difesa orfana contemporaneamente di Rodrigo Ely, Fabio Pisacane, Alessandro Fabbro (a mezzo servizio, poi entrato nella ripresa) e Jherson Vergara. Il mediano partenopeo, a differenza del caso attuale, fu schierato centralmente nella difesa a tre con Chiosa alla sua destra e Visconti alla sua sinistra. I risultati non furono disastrosi, anzi Arini interpretò il ruolo con una certa padronanza.

Se il piano B per ovviare alla defezione Biraschi fosse realmente quello appena delineato, l’Avellino vedrebbe cambiare il centrocampo con l’inserimento di capitan D’Angelo sul centrodestra con Arini play-maker e Gavazzi sull’interno sinistro. Le non perfette condizioni di quest’ultimo tuttavia autorizzano a rivalutare le posizioni di Zito e Insigne. Tesser infatti dovrebbe scegliere se confermare Bastien sulla trequarti con Zito impiegato come mezzala mancina oppure se arretrare Bastien premiando dal 1′ Insigne dietro le punte Trotta e Mokulu. La prima opzione sarebbe quella maggiormente praticabile. Avellino verso Pescara con una difesa incerottata ed un dubbio in mezzo al campo.

 

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