Colpo di scena all’assemblea Pd, salta l’assise. L’ira delle opposizioni

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Colpo di scena all’assemblea provinciale del Pd di Avellino.

L’assise dei cento delegati è saltata per mancanza del numero legale.

Erano infatti solo 41 i presenti sul registro, a fronte dei 50 e più delegati (ai quali si sarebbero aggiunti anche quelli dell’area di Todisco) che avrebbero firmato il documento con cui era stata chiesta la convocazione dell’assemblea nei giorni scorsi e che di fatto avrebbero dovuto chiedere la testa del segretario Carmine De Blasio.

Ma le minoranze vogliono vederci chiaro perché si sarebbe avuta troppa fretta nel chiudere l’assemblea e ritirare il registro firme.

E infatti, tutte le varie correnti che hanno aderito al documento che dovrà sfiduciare De Blasio (compresi i delegati di Toni Ricciardi) hanno tenuto una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte tutti i più alti riferimenti politici del Pd irpino, dal presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio ai deputati Valentina Paris (responsabile Enti locali della segreteria nazionale del Pd) e Luigi Famiglietti.

In sostanza, tutti hanno stigmatizzato l’atteggiamento assunto dalla ormai ex maggioranza che sostiene Carmine de Blasio, chiedendo la convocazione in tempi stretti di una nuova assemblea.

Di seguito il documento redatto al termine della conferenza delle opposizioni:

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