Una partita semplicemente perfetta per tre quarti permette all’Air di tornare dal difficilissimo campo di Bologna con due punti e soprattutto con la convinzione di essere una squadra capace di vincere e di soffrire. La Fortitudo vista questa sera effettivamente ha lasciato molto a desiderare sia in attacco che in difesa, ma all’Air va il merito di non aver sbagliato praticamente nulla, sfruttando tutte le occasioni possibili e costringendo all’errore la squadra di casa ogni volta che se ne presentava la possibilità. I fortitudini venivano da 4 sconfitte consecutive e aspettavano questa partita come una manna dal cielo per poter invertire la rotta, ma si sono trovati di fronte una Scandone con più fame e determinazione di loro. Malgrado fossimo solo alla settima di campionato questa era già una gara decisiva per entrambe le compagini, condizionate da un inizio ben al di sotto delle aspettative. L’Air manda tutto il quintetto titolare in doppia cifra e due uomini in doppia doppia (Williams 16+10rebs e Righetti 12+11rebs) con Radulovic autore di una grande partita (18 punti conditi da alcune giocate che solo un giocatore di classe superiore può fare) e Smith chirurgico nella selezione di tiri e attentissimo anche in fase difensiva (15 punti 4 recuperi e 3 assist). L’Air, però, per quest’occasione gode di un ‘timoniere’ semplicemente immarcabile per gli avversari. Marquees Green lascia il “PalaDozza” dopo aver dominato e controllato assolutamente il match, facendo collezionare tante brutte figure ai suoi avversari diretti. Il playmaker di Philadelphia mette su cifre da capogiro (20 punti, 7 assist, 3 recuperi) ma è il modo con il quale amministra la partita a lasciare sconcertati: sicuro e mai sotto pressione, neanche quando gli avversari all’inizio del quarto quarto si rifanno sotto, detta i tempi dell’Air con la freddezza di un veterano dei campi europei. La squadra, come accaduto contro Cantù, ne beneficia consistentemente, con il risultato che le percentuali salgono in maniera vertiginosa rispetto alla partita contro Biella (50% da 2 e 55% da 3). Numeri che fanno la differenza, specialmente se paragonati alle ignominiose cifre dei padroni di casa (42% da 2 e 17% da 3). I Fortitudini mandano solo due uomini in doppia cifra ed è un Mancinelli ‘tutto cuore’ (29 punti, 9 recuperi, 3 assist e 7 falli subiti) ad impedire ai suoi di finire la partita con parziali ancora più imbarazzanti. Bologna paga un gioco lacunoso, che produce tante palle perse e pochissimi assist. L’Air, invece, aggiunge ad un’ottima circolazione offensiva una difesa notevole. Per la prima volta nella stagione, infatti, Boniciolli e i suoi sembrano avere un ‘piano’ difensivo: concedere qualche tiro da fuori in più ma riempire l’area con aiuti e raddoppi puntuali. La strategia studiata dall’ex coach bolognese (accolto con un calorosissimo applauso dalla mitica ‘fossa’ Fortitudina) si è rivelata vincente e ha dato sicurezza ai giocatori e all’allenatore stesso, che ha sbagliato poco o nulla. L’idea di far giocare un backcourt con Rossetti Ortiz e Smith per dare riposo a Green ha anch’essa dato i suoi frutti. Sicuramente si tratta di una soluzione di ripiego(in settimana si attendono notizie dal mercato) e sulla quale non è convenibile fare affidamento in futuro, ma è servita al suo scopo. Forse si poteva dare ancora qualche minuto di riposo in più ai titolari sfruttando un po’ di più Lisicky e il resto della panchina, ma va bene così: I risultati arrivano e l’Air balza a quota 6 punti in campionato. Un quarto quarto prevedibilmente sotto tono non cancella quanto di buono fatto nel resto della partita, malgrado lo spavento fatto prendere a molti tifosi presenti a Bologna e davanti alla Tv. Ora c’è una settimana di tempo per preparare la partita casalinga con Capo D’Orlando al meglio per dare continuità ai risultati. Sinceramente, non crediamo che le brutte sconfitte casalinghe siano figlie solo della pressione che c’è sulla squadra; il gioco mostrato questa sera è indubbiamente di un altro pianeta rispetto a quello ‘ammirato’ nelle scorse uscite e ora a Boniciolli e ai suoi il compito di continuare su questa strada. La Cronaca: Per l’Air quintetto classico con Green, Smith, Righetti, Radulovic e Williams. Mazzon risponde con Jenkins, Torres, Mancinelli, Cittadini e Bagaric. Palla a due per la Fortitudo ma l’Air recupera subito palla con una buona azione difensiva. Righetti sfrutta il blocco di Radulovic e segna i primi due punti del match ai quali risponde Mancinelli da sotto. A fare la differenza nei primi minuti, però, l’ottima difesa dell’Air, che produce una palla recuperata e trasformata in tre punti da Radulovic su uno scarico di Righetti. Ancora una super difesa della squadra ospite procura la quarta palla persa per Bologna in 4 minuti. Solo un canestro dal campo per la Effe e l’Air è a +10 a 5 dal termine (4 a 14). Per Bologna è Mancinelli a fare la differenza, mettendo a segno da sotto il suo sesto punto sugli 8 totali della sua squadra. Green da 9 metri segna una gran tripla e rimette le distanze. E’ lo stesso play a recuperare il pallone e a lanciare Radulovic nel contropiede che costringe al timeout Mazzon e porta l’Air oltre la doppia cifra di vantaggio (8 a 19) a quattro dal termine. Mazzon fa esordire Spencer Nelson e Boniciolli risponde con Rossetti, ma è Radulovic a prendersi il proscenio con una giocata spettacolare conclusa con una schiacciata. Boniciolli mette Ortiz con quest’ultimo e Smith a portare avanti il pallone per dare riposo a Green: i risultati non sono un granchè tanto che il tecnico triestino è costretto a rimettere il numero 4 irpino. L’Upim si rifà sotto grazie alle giocate di Spencer Nelson che si dimostra, insieme a uno strepitoso Mancinelli, il vero trascinatore della squadra di casa. Grazie a loro il vantaggio ospite si riduce e il quarto termina 20 a 24 per l’Air. La seconda frazione si apre con un parziale di 7 a 0 tutto griffato Green, che prima serve un delizioso assist a Bryan, poi realizza in terzo tempo e successivamente mette una tripla . Torres costringe Smith a commettere due falli e fa respirare i suoi. La pressione dell’Air è altissima, accompagnata da una freddezza micidiale dall’altra parte del campo, con Righetti a segnare dalla linea del tiro pesante e Williams a spazzare ogni cosa sotto il canestro avversario( ben otto i rimbalzi offensivi catturati alla fine) . Mazzon è imbufalito e chiama timeout dopo un parzialone di 12 a 0 (20 a 36 a 7 dal termine). I risultati non cambiano, altra grandiosa difesa dell’Air e nuova palla recuperata che manda Radulovic a segnare. Un libero di Jenkis ferma il parzialone di Avellino , ma è l’unico punto dei padroni di casa in 5 minuti (21 a 38 Air a 5 dal termine). Boniciolli prova la zona ma Bagaric conclude una grande azione iniziata da Mancinelli. Intanto dall’altra parte Williams è diventato il vero incubo dei lunghi fortitudini, sull’orlo di una crisi di nervi. L’Air continua a giocare benissimo in difesa e Radulovic inchioda un’altra strepitosa schiacciata che porta i suoi a più venti. Nikola sembra quello dello scorso anno e continua a segnare con continuità, mentre dall’altra parte i singoli provano a scuotere l’Upim; i risultati, però, sono imbarazzanti. Con solo 11 punti segnati dagli avversari l’Air va al riposo lungo con il sorrisone di Ercolino immortalato dalle telecamere di Sky e ben 13 punti di vantaggio(31 a 54). La terza frazione si apre con una giocata del solito Mancinelli, ma l’Air con due triple di Smith e una di Radulovic ‘ammazza’ la zona di Bologna. I padroni di casa se nel primo tempo perlomeno riuscivano a tirare ora non riescono neanche a provare la conclusione, con la difesa dei lupi semplicemente perfetta. Dall’altra parte del campo il gioco si appoggia a Williams, ma è il solito Green a dettare i ritmi. Si va al timeout a 5 dal termine 40 a 66 per un’Air impressionante e una Bologna che è davvero poca cosa. Gli irpini continuano a macinare gioco avanti e dietro, la reazione di Bologna arriva solo nei 40 secondi finali e il terzo periodo si chiude 74 a 52 per l’Air. L’ultima frazione di gioco si apre con un’azione di Mancinelli, sicuramente il migliore dei suoi. L’Air sembra troppo rilassata e concede 4 recuperi ai padroni di casa, che non sembrano aver ancora alzato bandiera bianca. Boniciolli chiama timeout per richiamare i suoi all’ordine e all’attenzione, con gli irpini che in campo sembrano aver perso il ritmo e buttano via palloni su palloni. Lezione recepita in parte e schiacciatone di Williams dopo una persa e un recupero di Smith: primi due punti dopo quasi tre minuti di gioco. Due triple di Bologna e una recuperata infiammano il PalaDozza, ma Smith riesce a recuperare palla e evitare di scaldare troppo le mani degli avversari. Mancinelli è incontenibile e Bologna ora crede al recupero dopo aver rosicchiato punti su punti agli ospiti (62 a 76 a 5 dal termine). Il parziale da 10 a 2 della Fortitudo fa preoccupare l’Air che torna ad affidarsi a Williams, che segna due liberi. Una tripla di Mancinelli manda in delirio la tifoseria di casa. L’ Air trema per l’ennesima persa del secondo tempo e il quarto fallo di Williams. Una tripla di Torres porta l’Upim a -11 e solo una banale palla persa di Jenkins impedisce ai fortitudini di tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. Green è il più lucido dei suoi e non sembra soffrire la pressione: è proprio un suo assist dopo un’ottima gestione delle spaziature per Williams a ridare sicurezza ad Avellino. Mazzon rischia il tutto per tutto e mette Mancinelli da 5, che continua ancora a segnare. Il cronometro però è ormai troppo vicino allo 0 e l’Air passeggia negli ultimi scampoli di partita su una Fortitudo distrutta sul piano del punteggio, del gioco e del fisico. Finisce 70 a 91 con la Scandone che raccoglie il suo secondo successo esterno e vola a 6 punti in classifica. (Di Giuseppe Matarazzo)
Tabellini
Upim Bologna: Cavaliero 1, Torres 6, Mancinelli 29, Calabria 5, Jenkins 16, Janicenoks, Cittadini 2, Bagaric 7, Lamma, Nelson 3, Thomas 1, Cortese,All: Mazzon
Air Scandone: Smith 15, Green 20, Radulovic 18, Righetti 12, Williams 16, Lisicky, Rossetti, Ortiz 3, Paolisso, Cerullo, Bryan 3, Burlacu 4. All:Boniciolli.
MvP: Marquees Green. I volti provati e storditi dei suoi marcatori diretti sono la prova inconfutabile dell’incredibile prova del numero 4 irpino, autore di una prova da assoluto veterano. Jenkins prima, Cavaliero poi, provano a fermare le iniziative del folletto biancoverde, ma non c’è trippa per gatti. Marquees porta tutti a spasso, organizzando le spaziature in attacco e capitanando la difesa. 20 punti e 7 rimbalzi sono cifre che non si comprano al supermercato. Tutto il resto, poi, è classe cristallina nelle mani e nella testa di 168 centimetri (abbondando per eccesso) di pura pallacanestro
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