San Potito, Iandoli presenta le dimissioni: “Mi aspetto segnali dalla cittadinanza”

0
347

Sono trascorsi quasi tre mesi da quando il sindaco di San Potito Ultra, Francesco Saverio Iandoli, rese pubblica la crisi di maggioranza annunciando che si sarebbe dimesso. Il 19 ottobre il primo cittadino ha formalizzato l’atto, entro 20 giorni si saprà se il comune irpino sarà soggetto a un commissariamento o se Iandoli deciderà di ritirare le dimissioni sollecitato eventualmente dalla stessa popolazione di San Potito, un’ipotesi che la fascia tricolore, intercettato telefonicamente da Irpinianews, tende a non escludere:

“Il 19 ottobre ho formalizzato le mie dimissioni – dichiara Iandoli – avrei 20 giorni di tempo per ritirarle, vediamo cosa succede. Mi aspetto segnali soprattutto dalla cittadinanza per rilanciare l’attività amministrativa. In questi ultimi tre mesi è stata messa a gara un’ulteriore opera pubblica, abbiamo garantito i servizi, ieri è partita la mensa scolastica, stiamo verificando i danni ingenti per il nubifragio. Insomma stiamo ancora lavorando per il bene del paese. Comunque vada credo che a maggio si voterà”.

Qual è stata la scintilla che ha acceso questa crisi di maggioranza?

“A giugno abbiamo deciso di formulare un rimpasto in Giunta ed alcuni nodi sono venuti al pettine. La gestione del rimpasto ha acuito alcuni problemi e la mia intenzione era cercare di uscire dalla difficoltà con un consenso più ampio prevedendo iniziative di coinvolgimento anche della minoranza. Ma le larghe intese non sono andate a buon fine. Io credo che questa sia una sfida per il paese che non ha alternative ad un allargamento del coinvolgimento in materia amministrativa; gli Enti locali sono ormai la trincea delle istituzioni democratiche, i Comuni sono da soli a combattere. Nutro naturale solidarietà verso tutti gli amministratori locali che hanno a cuore la propria cittadinanza, amministratori che questa legge elettorale infame ha di fatto depauperato del potere decisionale. Basta un consigliere che passa dall’altra parte ed è crisi di maggioranza.”

Qualcosa è evidentemente andato storto…

“Ho ritenuto che il patto civico sottoscritto non abbia incontrato il consenso sperato. Alcuni pensavano ad un tradimento, altri mi additavano di voler conservare la poltrona. Ho dimostrato quanto entrambe le versioni fossero infondate. La mia è stata una scommessa radicata nei contrasti insorti nell’ambito della maggioranza per evitare il commissariamento. I consiglieri di minoranza avevano accettato l’invito con la condizione che si votasse a maggio ma ho preso atto di alcuni dissidi ed ho palesato la volontà di uscire di scena con la coscienza pulita. Ho fatto di tutto per questo Comune, in due anni e mezzo sono stati incentivati cantieri che non si erano mai visti in un lasso di tempo così breve.”

Cosa accadrà ora?

“Se le cose andranno in questo modo verrà semplicimente anticipato l’arrivo del commissario: invece che a Gennaio, a Novembre”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here