L’attentato intimidatorio alla vigilia dell’apertura ufficiale delle attività del Maglificio 100Quindici Passi, il primo bene confiscato alle mafie della provincia di Avellino e restituito alla collettività per finalità sociali, è stato duramente stigmatizzato stamane dall’assessore alla trasparenza del Comune di Avellino Marco Cillo:
“Si tratta di un atto vergognoso. Non ci hanno fatto neanche partire che subito è arrivato l’avvertimento. Stanotte hanno sparato al cartello ed al portone centrale. Ma non ci fermeranno. Domani sarò anche io lì – ha detto Cillo -, il progetto va avanti, vogliamo dare un segnale forte. Questa intimidazione ci indica che siamo sulla buona strada, la camorra si sconfigge dando lavoro. Ci sono già 7 persone che stanno operando all’interno del maglificio e domani comincerà la produzione”.
“E’ un gesto simbolico della camorra – continua Cillo – sul quale non posso dire altro perché ci sono delle indagini in corso. Domani comunque alle 16.30 ci sarà il taglio del nastro con Don Ciotti, con tutte le Istituzioni invitate e soprattutto con la gente di Quindici che è la cosa più importante”.
“L’attenzione non è mai calata nel Vallo Lauro – conclude – il problema principale è che la politica deve assumersi determinate responsabilità schierandosi contro la Camorra, anche chi ha sostenuto che in queste zone il problema non fosse quello”.