Avellino Calcio – Tutti i tentativi di Tesser in difesa: cambiando l’ordine degli addendi…

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Le ha provate davvero tutte Attilio Tesser per dotare l’Avellino di una retroguardia solida o quantomeno non la peggiore del campionato di Serie B come risulta dopo otto giornate. La difesa è diventata un vero e proprio incubo per la squadra biancoverde che proprio nelle retrovie aveva costruito le fortune della scorsa annata rastelliana.

Al di là del dato globale delle reti incassate, quel che colpisce di più è la fragilità palesata dal reparto difensivo negli ultimi centottanta minuti casalinghi, durante i quali Vicenza e Brescia hanno affondato rispettivamente quattro e tre volte la lama nel burro. L’alibi del rinnovamento su vasta scala conosciuto dal pacchetto di difensori non sta più in piedi – ad onor del vero né lo stesso Tesser né i suoi calciatori lo hanno più chiamato in causa – e analizzando le partite disputate finora dai lupi pare proprio che l’ex tecnico della Ternana non abbia lasciato nulla di intentato, o quasi.

I capisaldi della sua gestione difensiva alla guida dell’Avellino sono stati essenzialmente due fino a questo momento: almeno un difensore dalla stazza imponente, Rea o Ligi, nella coppia centrale (il progetto iniziale prevedeva la titolarità di entrambi che, ma i rispettivi infortuni a fasi alterne hanno prestato il fianco all’esplosione di Biraschi); a sinistra, Visconti più congeniale alla linea a quattro e Giron allo schieramento a cinque.

Sulla base di questi due assunti, Tesser ha proposto sei linee difensive differenti nell’arco degli otto turni finiti in archivio, ma il risultato non è cambiato, anzi è andato via via peggiorando. La disposizione degli interpreti è stata confermata soltanto una volta, contro il Vicenza, mentre in occasione dell’ultimo impegno con il Brescia soltanto la squalifica di Biraschi non ha permesso a Tesser di ribadire le scelte di Livorno piuttosto felici in chiave difensiva. Cinque invece i mutamenti spontanei, avvenuti per scelta tecnica contro Modena, Cagliari, Novara, Bari e Livorno. Nessuno di questi gli ha mai offerto garanzie, sia al centro che sulle fasce, dove una sfilza di errori individuali hanno spesso e volentieri compromesso, o rischiato di farlo, le partite.

La nuova strada intrapresa da Tesser è quella dei due centrali “fisici”, impostazione favorita a Livorno dal dirottamento di Biraschi sull’esterno destro e che penalizza ulteriormente Chiosa, passato nel giro di pochi mesi da perno della retroguardia di Rastelli a uomo meno impiegato alle dipendenze di Tesser. Il calciatore scuola Torino, impiegato addirittura come laterale destro a gara in corso contro il Vicenza, scalpita, ma nell’assetto difensivo a quattro troverebbe spazio soltanto sul centrosinistra al posto di Ligi, titolarissimo dalla seconda giornata, a patto che sia Rea il suo compagno di reparto.

Nel complesso, più che di amnesie di sistema, l’Avellino sembra soffrire di disattenzioni del singolo. Tesser ha provato in tutti i modi a venire a capo della crisi difensiva, cambio di modulo compreso. Evidentemente il problema risiede nella resa individuale degli interpreti a sua disposizione, fattore che ha vanificato tutti gli sforzi offensivi profusi dai biancoverdi contro il Brescia e rispetto al quale Tesser sembra proprio non avere colpe.

Le linee difensive schierate finora da Attilio Tesser:

Salernitana-Avellino 3-1: Nitriansky, Biraschi, Rea, Visconti.

Avellino-Modena 2-0: Nitriansky, Biraschi, Ligi, Visconti.

Cagliari-Avellino 2-1: Nica, Biraschi, Ligi, Visconti.

Avellino-Novara 0-0: Nitriansky, Biraschi, Ligi, Visconti.

Bari-Avellino 2-1: Nica, Biraschi, Ligi, Chiosa, Giron.

Avellino-Vicenza 1-4: Nica, Biraschi, Ligi, Chiosa, Giron.

Livorno-Avellino 1-1: Biraschi, Rea, Ligi, Visconti.

Avellino-Brescia 3-3: Nica, Rea, Ligi, Visconti.

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