VIDEO/ Caos coop alla Capaldo, lavoratori in sciopero permanente: “Intervenga il Prefetto”

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Esplode il dramma lavoro alla Capaldo SpA di Atripalda.

Protestano da due giorni i circa 50 lavoratori della cooperativa Sva di Pontecagnano, che opera nei depositi di Capaldo in subappalto alla Natana Doc.

“La situazione è molto complessa”, ha denunciato stamane il numero uno della Ugl di Avellino Costantino Vassiliadis che ha incontrato i media presso la sede del sindacato di via Bellabona per fare il punto della situazione.

“L’azienda – ha riferito – non vuol sentir parlare di incontri”.

Di qui la richiesta di un summit ad horas al prefetto di Avellino Carlo Sessa: “Avviseremo subito Questura e Ispettorato del Lavoro perchè la situazione sta diventando esasperata davanti ai cancelli”.

LA DENUNCIA – Sulla questione delle cooperative alla Capaldo SpA, secondo quanto riferito dagli operai, si sarebbero registrati diversi blitz da parte della Guardia di Finanza che avrebbe già provveduto al sequestro di pc e documenti sensibili presso i depositi.

I lavoratori – presenti stamane alla conferenza stampa dell’Ugl – reclamano il rispetto dei propri diritti: “Tutti i diritti sono calpestati da questa società e da quelle che si sono succedute negli anni – dicono – Sicurezza, salario, ore di lavoro, malattia, ferie, Tfr: non c’è rispetto per niente di tutto ciò. Ecco perchè chiediamo anche a Capaldo di voler intervenire dato che è lui il committente”.

Vassiliadis ha spiegato che sui 130 lavoratori solo 55 al momento hanno aderito allo sciopero. C’è chi sta firmando il verbale di conciliazione per sanare le spettanze pregresse. Ma per il rappresentante dell’Ugl si parla “… di piccole somme che non corrispondono nemmeno al Tfr di un anno. I lavoratori si sono rivolti a noi perché stavano avendo pressioni affinché firmassero tali verbali”.

Ancora: “Da 10 anni si sono succedute diverse cooperative anche con riferimenti stranieri – ha sottolineato – Non è mai stato firmato il contratto di lavoro con la Sva che non fa nemmeno capo al contratto nazionale ma al Cisal terziario di Salerno con referente Giuseppe Giannattasio”.

Dalla conferenza stampa odierna è emerso un quadro a tinte fosche, in cui alcuni operai sarebbero stati addirittura vittime di minacce. “Da quando ci hanno coinvolto per cercare di far rispettare i diritti – ha denunciato Vassiliadis – sono iniziate le rappresaglie. Ma i responsabili rifiutano ogni confronto”.

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