Montemiletto – Tariffe Tari, D’Anna e Minichiello scrivono al Ministero

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Dopo la querelle Tari, punto all’ordine del giorno approvato nell’ultimo Consiglio Comunale del 3 settembre a Montemiletto, i consiglieri di opposizione Simone D’Anna e Massimiliano Minichiello nella mattinata di ieri hanno inoltrato al Ministero delle Economie e delle Finanze una nota che chiede l’impugnazione delle delibere relative al regolamento e alle tariffe Tari relative all’anno 2015.

Così si legge in una nota: “L’art. 1 comma 169 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 impone agli enti locali di fissare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di competenza degli stessi entro la data fissata dalle norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione, prevedendo, nel contempo, che in caso di mancata approvazione entro il termine indicato, Delibere illegittime a Montemiletto Tariffe Tari, D’Anna e Miniehiello scrivono al Ministero le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno”, scrivono i due consiglieri del gruppo Proposta Concreta.

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Massimiliano Minichiello e Simone D’Anna

“Il Comune di Montemiletto, rispettivamente con le delibere n. 10 e n. 11 del 3 settembre 2015, ha approvato il regolamento comunale Tari per il 2015 e il rispettivo piano finanziario e tariffe per la gestione del servizio rifiuti con efficienza per l’anno in corso, n termine fissato per la deliberazione delle modificazioni di tariffe e tributi ha carattere perentorio, per cui, in caso di mancata approvazione entro il termine per la deliberazione del bilancio di previsione, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno”.

Il Comune, quindi, ha approvato il regolamento comunale Tari e le relative tariffe ben oltre il termine previsto dalle norme vigenti del 31 luglio 2015, termine ultimo anche per l’approvazione del bilancio di previsione 2015.

Poiché la scadenza non è stata rispettata, il Prefetto di Avellino ha diffidato il Comune di Montemiletto ad approvare il bilancio.

“La diffida del Prefetto per l’approvazione del bilancio di previsione oltre la data prevista dalla legge non comporta anche il differimento del termine per l’approvazione del regolamento e delle aliquote e delle tariffe”, continuano i consiglieri D’Anna e Minichiello.

“Il termine di 20 giorni entro il quale approvare il bilancio su impulso prefettizio non differisce i termini per l’adeguamento dell’aliquota, sicché il rispetto dello stesso consente soltanto di evitare le gravi conseguenze collegate all’inosservanza, quali lo scioglimento del Consiglio Comunale. Il Revisore dei Conti, poi, ha rilasciato il parere favorevole alla proposta di approvazione del Piano Finanziario e Tariffe per l’applicazione del tributo sui rifiuti in evidente violazione di legge, senza la specificazione che le tariffe Tari valgono esclusivamente dal 1 gennaio 2016 e non per il 2015, come è stato deliberato”.

Dunque, i consiglieri di minoranza hanno chiesto al Ministero delle Economie e delle Finanze provvedimenti in merito: stante la palese illegittimità delle delibere di Consiglio Comunale, chiedono l’impugnazione delle delibere approvate in Consiglio Comunale.

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