Lettera De Luca, D’Ercole: “Nefandezze. Intervenga la magistratura”

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Avellino – “Altro che nuovo che avanza, questo è il vecchio più becero che torna impetuoso, più prepotente ed arrogante che mai”. Lo ha sottolineato il capogruppo regionale di Alleanza Nazionale, Francesco D’Ercole, a commento della lettera di “precettazione”, inviata da un dirigente dell’assessorato ai lavori pubblici, retto dall’ex “margheritino” Enzo De Luca, ai responsabili dei vari settori dell’assessorato stesso, invitandoli ad inviare una delegazione della propria area ad un appuntamento elettorare ad Avellino in vista delle elezioni di domenica prossima del nascente partito democratico, cui prenderanno parte lo stesso assessore De Luca ed il governatore Bassolino. “Certo – sottolinea D’Ercole – hanno cercato di ‘nobilitarlo’, provando a far passare l’idea che si parlerà di Fondi europei, ma la verità è che si tratta soltanto di una manifestazione, rientrante nel ‘tour elettorale’ di Bassolino in Irpinia per il partito Democratico. A rendere ancora più e sintomatico dell’avvento di un nuovo ‘regime’ è il fatto che, mentre si assicura ai partecipanti il rimborso delle spese, si chiede ai funzionari interessati di ‘fornire via fax l’elenco dei dipendenti che dovranno partecipare alla conferenza (si pensa per caso di epurare gli assenti?). Di più si fa presente che ogni settore dovrà ‘assicurare la partecipazione’ di non meno di 30 persone, altrimenti sarà tenuto ‘a fornire le motivazioni che non consentono di disporre in tal senso’ (alla faccia del libero arbitrio). Diciamolo con franchezza neanche negli anni più bui della prima repubblica, ci si era spinti fino a tanto. Se è questo è il metodo che il nascente Pd intende perseguire per selezionare la nuova classe dirigente, c’è davvero poco da essere sereni. Altro che buona politica, libertà, morigeratezza nei costi della politica e nell’utilizzo delle risorse pubbliche, ho paura che, per tutti noi, si annuncino tempi davvero duri e capaci di mettere a rischio la democrazia, il libero confronto e la libertà d’opinione”. Per queste ragioni D’Ercole chiede alla Magistratura d’intervenire e far luce sull’intera vicenda.

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