Fim, Fiom e Uilm hanno indetto per il giorno 15 settembre una giornata di sciopero alla FIM sud e alla Is&M con manifestazione alle ore 10 davanti allo stabilimento della FIM sud di Pianodardine.
Così in una nota: “La decisione adottata di recente dall’amministratore delle due Società Lucia Andaloro, di licenziare l’intero organico della FIM sud e di licenziare 13 dei 34 lavoratori della Is&M rappresenta il fallimento totale del piano concordato con il sindacato circa un anno fa.
A questo si aggiungono le cinque mensilità per la Is&M e le sei mensilità per la FIM sud non pagate ai lavoratori oltre al mancato pagamento dei ticket mensa e i mancati versamenti alla previdenza complementare. Un bollettino da guerra, dove le uniche vittime sono i lavoratori, oramai stremati da un’azienda che li ha portati alla fame”.
Ancora: “Martedì si farà finalmente chiarezza su questa vertenza in presenza dei lavoratori che testimonieranno il disagio subito e di chi ha responsabilità sulla chiusura di queste aziende. Qualche pseudo sindacalista cerca di distorcere la verità dicendo che il sindacato fa chiudere le fabbriche giustificando di fatto i debiti accumulati da parte della FIM sud e della Is&M che solo nei confronti dei lavoratori ammontano a qualche centinaio di migliaia di euro. Appare stonata la posizione di questo sindacato visibile solo in Fiat, che anziché stigmatizzare il comportamento dell’azienda ne giustifica il vile operato. La FIM sud che ha contratto diversi milioni di Euro sta fallendo per incapacità di chi la dirige e i lavoratori purtroppo sono in debito di sei mensilità. Sta al sindacato, quello serio denunciare e difendere i lavoratori per i torti subiti. Fortunatamente siamo ancora in uno Stato di diritto, nonostante la distrazione di un sindacato che a parte il risultato ottenuto in Fiat alle elezioni Rls quale terza organizzazione dietro la FIOM e la FIM nel resto delle aziende arranca alla grande”.