A La Via delle Taverne di Atripalda si viaggia sull’onda dei sapori: ecco sei piatti “must” del momento descritti dal suo Patron Francesco Pedace.
Con la sua cucina tipicamente partenopea si è fatto apprezzare quale punto di riferimento per chi ama i sapori intensi e caratteristici di una volta. La scelta di ingredienti genuini e di qualità si sposa a una sapiente lavorazione che trae ispirazione dal buon cucinare del passato.
Da ricette che hanno scritto la storia della tradizione culinaria partenopea apprezzata ed emulata, oggi come in passato, in tutto il mondo.
E’ così che La Via delle Taverne si presenta al suo pubblico, offrendo un prezioso menù ricco di gusto e di storia. A questo proposito abbiamo chiesto a Francesco Pedace quali siano i piatti che non si può fare a meno di provare quando si fa visita al suo ristorante.
<<Il nostro menù è molto corposo e parte dalla migliore tradizione culinaria del Settecento napoletano fino a giungere ad alcune rivisitazioni con gusti più innovativi e attuali. Dunque non è semplice citarne solo pochi. Sicuramente però in questo periodo stanno riscuotendo molto successo alcune creazioni del menù estivo e tre “cavalli di battaglia” della nostra cucina che sono direttamente collegati al vecchio modo di cucinare della nonna>>.
Iniziamo da questi ultimi, dai piatti della tradizione che ricordano antichi sapori e odori familiari.
<<E’ fondamentale per noi, quando si tratta di piatti della tradizione, eseguirli nella maniera più vera e genuina possibile. Per cui iniziando da un classico dei classici della cucina napoletana, il ragù, la prima cosa da dire è che lo facciamo cuocere per ben 24 ore. Per cui chi non ha tutto questo tempo per prepararlo in casa può venire ad assaggiarlo qui. Si tratta di carne di maiale e di vitello soffritta con olio e sugna, abbondante cipolla a cui poi si aggiunge il concentrato di pomodoro, si sfuma con vino rosso e infine si incorpora il sugo di pomodoro. Ciò che ne scaturisce è un sugo molto ristretto, molto carico. La pasta adoperata sono le candele (spezzate a mano al momento). Il risultato finale è la tradizione fatta sapore. Pensiamo alle nonne che in passato si alzavano durante la notte per preparare il “ragù della domenica” e lo cucinavano ininterrottamente fino a ora di pranzo, accogliendo tutti con questo tipico e intenso odore>>.
Il ragù è senza dubbio un’istituzione. Ma nel vostro menù non mancano altri piatti che ricordano i classici momenti dei pranzi di famiglia.
<<Il pacchero alla genovese ne è un esempio. La cottura è la medesima del ragù (24 ore), tanta cipolla quanta è la carne, vino bianco e lasciar macerare finché il tutto non diviene una crema. Questo piatto è da sempre molto popolare a Napoli e sul nome ci sono due storie che ne narrano l’origine. La prima vuole che fosse stato inventato dalla famiglia Genovese, la seconda è quella per la quale i marinai genovesi che giungevano al porto di Napoli per rifocillarsi nelle osterie ne fossero grandi estimatori. Parlando di seconde portate, invece, ci sono le “polpette della nonna”, fatte con carne di vitello e di maiale, pane, aglio, prezzemolo e poi fritte e messe in un ragù meno cotto. Sono molto apprezzate dai nostri clienti perché sostanziose e molto saporite>>.
Parliamo ora dei piatti “must” del momento. Quelli che stanno caratterizzando la stagione in corso.
<<Tre piatti in particolare. Il risotto “La Via delle Taverne” estivo, che vuole ricordare l’antipasto classico degli anni Ottanta prosciutto e melone, i cui ingredienti sono appunto prosciutto, melone e burrata. Molto delicato e originale nel sapore. Le lasagnette “alla caprese”, che consistono in sfoglie di lasagna cotta al momento intramezzate con pomodoro, mozzarella e battuto di basilico. E infine, tra i secondi, insalata di carne di vitello, ovvero carne in brodo fatta raffreddare, sfilacciata, condita con olio, sale e aceto e servita con un tortino di spinaci crudi con cubetti di prosciutto cotto saltato nel burro fuso e parmigiano. Sono tre creazioni dello chef che hanno caratterizzato la nostra estate e che saranno ancora disponibili per un periodo limitato di tempo, prima cioè che subentri il nuovo menù invernale>>.
Ricordiamo che ogni sabato la cucina partenopea del ristorante La Via delle Taverne è servita in maniera originale con la Posteggia del Settecento napoletano, delicato accompagnamento di piacevoli serate gastronomiche alla scoperta di antiche e ricercate ricette.
La Via delle Taverne è in via Teodoro Momsen 11/13 (di fronte alla Clinica Santa Rita) ad Atripalda (Avellino). Per prenotazioni di tavoli e informazioni: 0825-622564, 348-7759249.
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Articolo promo-redazionale curato da Lino Sorrentini Comunicazione
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