Fondi per gli alloggi popolari, CGIL e Federconsumatori chiedono un piano operativo

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La Regione Campania ha emesso il 31 luglio scorso un decreto dirigenziale per il recupero di immobili ed alloggi di edilizia residenziale pubblica che mette a disposizione di numerosi comuni irpini individuati, tra cui il comune capoluogo, ingenti somme per la ristrutturazione degli alloggi popolari.

Si tratta di una importante opportunità soprattutto per il patrimonio degli immobili presenti sul territorio del capoluogo, sia di proprietà del Comune di Avellino che dello IACP.

La progettazione degli interventi dovrà essere presentata entro il prossimo 15 settembre per avere accesso ai fondi disponibili.

La Cgil di Avellino, unitamente alla Federconsumatori CGIL,  ha più volte sollecitato l’amministrazione comunale del capoluogo e lo stesso Istituto Autonomo Case Popolari ad attuare una politica seria di programmazione e indirizzo al fine di risolvere il problema e le emergenze legate alla Casa.

L’amministrazione comunale di Avellino e lo Iacp – dichiarano Antonio Famiglietti, segretario organizzativo CGIL e Fiorentino Lieto, responsabile della Federconsumatori CGIl Avellino – sono stati più volte coinvolti  dalla CGIL per avviare un ragionamento organico sulle esigenze abitative nel comune capoluogo. Fino ad oggi non abbiamo mai registrato un riscontro positivo e tutte le questioni restano ancora senza soluzione. Alla luce della disponibilità proposta dalla Regione Campania – affermano Lieto e Famiglietti – chiediamo ai due enti ed ai loro rappresentanti, Comune e Istituto, di avere in tempi brevi, immediatamente dopo il Ferragosto, un confronto costruttivo, sia per definire gli interventi da far rientrare nelle disponibilità offerte dal decreto dirigenziale della regione, sia per individuare una linea strategica nelle politiche abitative in città”.

La CGIL e la Federconsumatori ritengono opportuno che a partire dal decreto dirigenziale regionale si attui una nuova strategia per affrontare le emergenze abitative: “Siamo disposti ad un confronto per discutere la linea politica che i due enti, di concerto, intendono portare avanti, valutando nello specifico fabbisogni, esigenze, disponibilità e soprattutto quale dovrà essere l’impegno per dare risposta in maniera organica ad una delle maggiori emergenze che vivono i cittadini e soprattutto le fasce più deboli, dall’inizio della crisi, e per porre fine anche a tutte le storture che a più riprese si sono registrate nel comune capoluogo, per quanto riguarda la gestione del patrimonio abitativo degli alloggi popolari, compreso il fenomeno delle occupazioni abusive.”

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