Nel giorno della presentazione ufficiale del nuovo tecnico e del nuovo direttore sportivo della Sidigas Avellino, Daniele Cavaliere – il capitano della beneamata nella scorsa stagione – saluta i propri tifosi.
Da oggi il play triestino sarà un nuovo giocatore della Openjobmetis Varese.
Cavaliero ha, però, voluto salutare la Sidigas Scandone e la piazza irpina, in un modo particolare, con una lettera a cuore aperto:
“Da oggi è ufficiale, quindi… Cari Gianandrea e Antonello, cari ragazzi, cara Avellino. Non sempre viene facile tradurre in parole un sentimento, o in questo caso meglio dire sentimenti – il plurale è più adatto in questo caso – ma ci provo. Tre anni in totale, due consecutivi, un trofeo vinto, così inaspettato che sembra sempre solo un sogno, ma soprattutto la gente, le persone che hanno incrociato la mia vita: chi per un semplice saluto, chi condividendo con me tutto o quasi… Le gioie profonde e purtroppo le tante notti di queste ultime due stagioni in cui il sonno proprio non arrivava. Perché la rabbia, la vergogna, il fastidio erano troppo grandi, un abbraccio indesiderato troppo forte e appiccicoso.
E so anche quanto voi ci avete sofferto, quanto i tifosi fossero delusi. Non è un gran ricordo da portarsi dietro – credetemi – soprattutto sapendo quanto tutta Avellino sarebbe esplosa per noi, di gioia, di gratitudine, se solo avessimo fatto qualcosina in più, tutti noi. Poi, però, fermandomi a riflettere, ci sono emozioni forti tanto quanto le delusioni, per fortuna. La riconoscenza, che provo per voi tutti, per come avete provato (riuscendoci) a rendere la mia vita sempre molto semplice, anche se ogni tanto le mie “peculiarità” prendono il sopravvento. Per come mi avete fatto sentire parte della vostra “famiglia allargata” di nome Scandone. Perchè ho imparato quanto teniate a quella maglia biancoverde, ogni giorno dell’anno. La gioia, di aver trovato persone che di sicuro resteranno e l’orgoglio di essere stato, anche se in un anno sfortunato, il vostro capitano! E’ ovvio che i pregi e soprattutto difetti li porto con me ovunque vado, come uno zaino che non hai la possibilità di appoggiare mai. Di responsabilità ne ho, ma prima di ogni gara, al riconoscimento dei giocatori, quando quasi troppo in imbarazzo per dirlo, sentivo Gaetano De Paola farlo per me, ero davvero orgoglioso.
“Nome e numero… Cavaliero?”
“Daniele, dieci”.
Gaetano: “CAPITANO”.
Grazie a tutti, a presto. Daniele Cavaliero