Produzione uva e vendemmia: in Campania picco in discesa

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Vendemmia: record negativo. La campagna vitivinicola 2007/2008, dopo il primato della precocità sul fronte vegetativo, potrebbe annoverarsi secondo le statistiche come la più scarsa degli ultimi 30 anni in termini produttivi. E’ quanto emerge dalla ricognizione effettuata da Ismea e dal settimanale “Il Corriere Vinicolo” dell’Unione Italiana Vini, che attesta la produzione a 43,5 milioni di ettolitri, con una flessione del 12 per cento su base annua. Questo dato, elaborato nella prima settimana di settembre, rivede verso il basso le stime di inizio estate. Le operazioni vendemmiali hanno preso l’avvio in tutta la Penisola nella prima metà di agosto. L’anticipo di 15-20 giorni, stimato mediamente per le prime fasi fenologiche, si è sostanzialmente mantenuto anche per l’invaiatura. Le non brillanti condizioni atmosferiche sono alla base della flessione produttiva della Campania che si attesta intorno a -10%/-15%. Solo nel mese di giugno, dopo forti piogge, si era sperato nella costituzione di buone riserve idriche e nell’arresto del forte anticipo accumulato fino a quel momento. Luglio è stato invece molto caldo con minime stagionali al di sopra della media, per cui la pianta ha ripreso un forte sviluppo. La crescita fisiologica delle viti è rientrata in condizioni normali in agosto che, seppure caldo e siccitoso come luglio, è stato caratterizzato da forti escursioni termiche tra la notte e il giorno che hanno riportato la fase vegetativa quasi nella norma riducendo l’anticipo previsto a 7-8 giorni. Le condizioni sanitarie dell’uva campana sono buone ma i grappoli e gli acini sono inferiori alla media, le polpe sono più concentrate e di conseguenza si prevede che le gradazioni zuccherine saranno più elevate del 2006. Ma le temperature hanno contribuito in modo determinante ad una flessione produttiva che ha coinvolto l’intera Penisola. Poche, infatti, sono le regioni che si sono mantenute in linea con le produzioni dello scorso anno, mentre solo per il Friuli Venezia Giulia si stima un incremento. In generale, comunque, i problemi maggiori si sono riscontrati nel Meridione. Mentre nel 2003, infatti, la flessione produttiva era quasi interamente attribuibile ad un’estate torrida, che aveva anticipato la maturazione e innalzato la gradazione delle uve, l’annata 2007 è stata caratterizzata da una precocità già nelle primissime fasi, mentre il clima di agosto, piuttosto instabile soprattutto al Nord, non ha favorito le altissime gradazioni delle uve. Sul fronte fitosanitario, come se non bastasse, ci sono da segnalare problemi legati alla peronospora che già agli inizi di luglio avevano fatto temere per un netto ridimensionamento della produzione.

  2003 2004 2005 2006 2007 Var%
Piemonte 2.282 3.263 3.054 3.229 3.068 -5
Valle d’Aosta 18 22 20 20 20
Lombardia 856 1.168 1.100 1.081 1.049 -5
Trentino Alto Adige 1.076 1.269 1.057 1.159 1.170
Veneto 7.369 8.843 7.093 7.208 7.027 -5
Friuli Venezia Giulia 1.113 1.344 1.159 1.014 1.105 +5/10
Liguria 106 91 84 77 74 -5
Emilia Romagna 5.305 7.155 6.608 6.768 6.152 -10
Toscana 2.264 3.166 2.780 2.978 2.800 -5/10
Umbria 812 1.078 998 1.103 1.032 -5/10
Marche 940 1.248 1.206 1.090 905 -15/20
Lazio 2.441 2.492 2.362 2.316 2.026 -10/15
Abruzzo 3.319 3.585 3.469 3.233 2.716 -15/20
Molise 274 328 390 376 300 -20
Campania 1.655 1.878 1.826 2.020 1.777 -10/15
Puglia 6.089 7.610 8.348 7.397 5.917 -20
Basilicata 284 201 267 246 197 -20
Calabria 476 485 539 484 423 -10/15
Sicilia 6.553 6.964 7.283 6.974 4.882 -30
Sardegna 856 943 924 859 859
Italia 44.086 53.135 50.566 49.631 43.499 -10/15
Dati in migliaia di ettolitri

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