Una vita nel settore giovanile dei lupi, due promozioni ed una retrocessione. È questa la storia di Vincenzo Riccio con la maglia biancoverde, esperto mediano di Brusciano, lottatore instancabile ed autore di un goal capolavoro nel derby alla Salernitana. Attualmente in forza alla Cavese è ottimista per la il futuro della sua ex squadra. Il 33enne centrocampista, la cui avventura con la maglia dei lupi è terminata nel girone della finale con il Foggia, fa il tifo per la truppa di Carboni, convinto che possa riuscire a conservare la cadetteria: “Pur essendo cambiata tantissimo e avendo conservato soltanto pochi superstiti della passata stagione, la squadra sta offrendo un buon calcio. Purtroppo questo è un settore in cui si possono disputare partite eccezionali ma tornare a casa senza neanche un punto. L’Avellino non deve assolutamente demoralizzarsi. Credo che per quanto visto contro Treviso, Mantova e Frosinone avrebbe meritato di avere almeno 4/5 punti. Mi auguro che già dalla prossima gara possano arrivare le prime soddisfazioni. La gente d’Irpinia merita grandi risultati, sarebbe davvero un peccato vederla soffrire per un nuovo risultato negativo in cadetteria. Credo – e non lo dico per piaggeria – che la salvezza quest’anno arriverà senza alcun problema”.
Una rivoluzione che ha portato in Irpinia tanti giovani di prospettiva. Ritieni che la squadra sia completa in tutti i reparti oppure credi che manchino alcuni tasselli?
“L’organico è attrezzato, forse manca qualcosa davanti, forse un’altra punta al fianco di Pellicori, Kenesei e Salgado avrebbe fatto comodo. Un elemento in grado di siglare quindici reti e con una lunga esperienza in B. Ma adesso è inutile guardare indietro. La squadra è questa, ci sono dei giocatori di grande qualità – vedi Sestu e Pavonessa – che possono secondo il mio parere dare una grossa mano”.
Si gioca bene, ma non si vince. Secondo te dall’alto della tua esperienza a che cosa sono dovuti questi risultati negativi?
“In queste prime uscite c’è stata davvero tanta sfortuna: quando non arrivano i risultati tutto diventa più difficile. Ma ci sono dei giocatori che conosco bene come Di Cecco, Porcari e De Angelis che sono abituati a lottare. Oltre a questo sono arrivati tanti elementi giusti per questa categoria. Ripeto è stata costruita una buona squadra. Alla fine l’Avellino è stato condannato dagli episodi”.
Hai giocato con Pantanelli, pensi che il portiere torinese sia l’elemento giusto per far crescere Gragnaniello? Un tuo giudizio sugli errori del ‘Matusa’:“È vero, li conosco entrambi. Armando è un portiere di grande esperienza con cui ho vissuto un periodo importante a Cosenza, è abile e rappresenta di sicuro la giusta spalla per Raffaele. A prescindere dagli sbagli di domenica scorsa, che a mio avviso ci possono essere, ritengo che sia un ottimo portiere. Mi auguro che tra loro si stia creando il giusto feeling. Con questi due portieri l’Avellino ha un gran presente ed un ottimo futuro”.
A Gragnaniello non è stato ancora rinnovato il contratto, non credi che sia inopportuno tenere in scadenza un giovane di prospettiva che lo scorso anno ha dato tanto?
“Conosco la situazione di Raffaele, so che il contratto non gli è stato ancora rinnovato e mi dispiace. Credo che meriti di sicuro di più, la società non gli ha ancora dimostrato la stima dovuta. Spero che la vicenda sia risolta in tempi brevi, perché lui prima che calciatore è uomo, cosa difficile da trovare nel mondo dello sport”.
(di Sabino Giannattasio)