Sono stati assolti i tre tifosi avellinesi fermati al pre-filtraggio prima della partita Spezia-Avellino valida per i play-off di serie B.
I tre ultras biancoverdi ventenni erano stati bloccati all’ingresso allo stadio “Picco” in possesso di materiale pirotecnico, in particolare torce illuminanti.
Il pm aveva chiesto per i tre 6 mesi di reclusione e 2 anni di Daspo. Nelle ultime 24 ore il rito per direttissima che ha portato all’assoluzione dei tifosi, difesi dall’avvocato Massimo Lombardi del Foro spezzino.
Una difesa basata sul fatto che le torce non fossero assimilabili ad articoli come i segnalatori nautici, i bengala e neanche i classici razzi e petardi.
La “lieve entità” del fatto, rilevata dal giudice Giuseppe Pavich, ha fatto propendere per la non punibilità.
Susciterà curiosità senza dubbio il commento al caso che l’avvocato spezzino ha voluto affidare alla sua pagina Facebook:
…oggi, per la prima volta, ho indossato la toga per difendere alcuni ultras non spezzini, né gemellati… e non è stato facile perché ho stampato l’aquila nei codici e nel cuore…erano i ragazzi di Avellino alla sbarra con rito direttissimo perché trovati in possesso di torce illuminanti… ho temuto il peggio… la richiesta della reclusione… la richiesta di DASPO giudiziale… poi è arrivata l’assoluzione… una gioia immensa… AVANTI ULTRAS! un salutone ai ragazzi della Curva di Avellino