Regione, De Luca e la Severino: “Prima la Giunta, poi eventualmente le procedure”

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Occorrerà attendere prima l’insediamento della nuova Giunta regionale e poi il Consiglio primo di applicare eventualmente la Severino. Questo in sintesi quanto prospettato dal neo Governatore campano Vincenzo De Luca intervistato da 24Mattino su Radio 24.

“Ci sarà la comunicazione al Presidente del Consiglio – ha detto De Luca secondo la sintesi diffusa da Radio 24 – il quale avvierà la consultazione con il ministro dell’Interno, il Ministro delle Regioni e poi prenderà le sue determinazioni. E poi in caso di sospensione io farò ricorso. E c’è già un precedente: la Corte d’Appello di Bari rigettò la sospensione reintegrando un consigliere regionale”.

De Luca ha attaccato chi chiede una sospensione immediata. “Per qualcuno – ha detto – doveva avvenire anche ieri o prima delle elezioni, siamo un Paese che è un circo equestre. Ci sono i grillini, poi, specializzati nel presentare ricorsi. Metteremo sulla loro lapide: ‘Presentarono mille ricorsi’, è l’unica attività politica che fanno. Noi – ha concluso – ce ne andremo quando lo decideranno i cittadini elettori”.

Poi la vicenda degli ‘impresentabili’: “Questa è un’altra grande imbecillità inventata in un Paese che ha bisogno di inventarsi una palla a settimana. Mentre qualcuno si baloccava con gli impresentabili inventati e finiti – ha aggiunto De Luca – i tangentisti e i ladri veri, come vediamo in queste ore, continuano a rubare. Ma per qualcuno l’importante è avviare dibattiti epici sugli impresentabili, la Severino, le palle e le pippe. Per me non conta la vittoria. Conta far ringoiare cose ignobili che sono state dette. Quando si parla dell’onorabilità di una persona bisogna misurare le parole”.

Il neo governatore della Campania rispondendo alla domanda se non fosse il caso di soprassedere alla querela contro il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi ha detto: “Con la Bindi non c’è nessuna rissa. L’onorevole Rosaria Bindi, detta vezzosamente Rosy, ha ritenuto di adoperare espressioni che vanno al di là delle sue competenze, espressioni che io ritengo diffamatorie e che configurano a mio parere in modo clamoroso un abuso di potere e una violazione dei diritti costituzionali”.

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